lirik lagu the iller - sfogo
ma pensate mai a quanto fosse dura la vita
io che spesso cercavo sempre di farla finita
sul filo della morte ho sempre messo due dita
ma contro il karma ho sempre perso la partita
non mi sono mai tirato indietro per nulla
ma sono un bambino dentro ad una culla
perso nella notte si tra incubi e urla
ma questa folle idea sembra una burla
dici di tenere duro ma mi sono arreso
cammino sopra una trave con sopra un peso
e sono sempre stato trattato un po’ da fesso
ma mi sento sempre come con la testa nel cesso
capirai se ti metti nei miei panni
metto la corda al collo per alzarmi
capisco i tanti che scontano drammi
ma cazzo vuoi muoverti a spararmi
un colpo, poi due, tre poi quattro
sul pavimento mentre gratto
frate quatto come un gatto
ma cazzo ho rotto un piatto
adesso coi suoi cocci mi ci taglio
ma tu dovevi dirmi prima
ci avrei fatto una rima
mentre nel cervello annido un tarlo
mi dicevano coraggio come un leone
ma ora come ti conci
sto sveglio interi giorni
ma se mi sento male poi mi taglio per ore
tempo finito, io non rispetto più nessuno
tormentato dall’essere il numero uno
mentre sono da mesi a letto a digiuno
odierò tutti, ora, andate a fanculo
[ritornello]
questo qua è uno sfogo per tutte quelle persone
che non provano più nulla da tanto tempo nel cuore
se mi deste più rispetto non solo certo l’amore
io non avrei più dentro me tutto questo torpore
odierò tutti certo con questo cuore di ghiaccio
non dovrò dare conto di tutto quello che faccio
se muoio portatemi via dal letto in cui giaccio
e non ditemi nulla mentre io piano mi trancio
[strofa 2]
non ce la faccio più, e io questa sera mi ammazzo
voglio tanto vedervi mentre mi lancio dal terrazzo
mentre mi sparo un colpo frate io sono un pazzo
e dopo che muoio stronzi attaccatevi al cazzo
vivo sempre con la luna storta
non prendetemi anche stavolta
vivo come la natura morta
mentre mangio un piatto di torta
con la cicuta
tu troia muta
vorrei mettervi dei pesi ai piedi e lanciarvi dal molo
così tutti rimpiangerete di avermi lasciato solo
ho un buco nello stomaco
ma pensa al tuo tornaconto
tu dovresti morire stronzo
l’abito non fa il monaco
sei un traditore maledetto
sei la mansarda sotto il tetto
che marcisce sporca come la tua anima
che cade come una carc-ssa rancida
ma se mi stai più vicino faccio strage tu dovresti sperare e basta
non come lo spray al peperoncino al concerto di sfera ebbasta
[ritornello]
questo qua è uno sfogo per tutte quelle persone
che non provano più nulla da tanto tempo nel cuore
se mi deste più rispetto non solo certo l’amore
io non avrei più dentro me tutto questo torpore
odierò tutti certo con questo cuore di ghiaccio
non dovrò dare conto di tutto quello che faccio
se muoio portatemi via dal letto in cui giaccio
e non ditemi nulla mentre io piano mi trancio
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