lirik lagu thauma - meraviglioso
[strofa 1]
i miei occhi non si sono spenti
neanche con davanti l’asfalto
ho visto corpi così spenti
diversi da ciò che parlo
sul viale dei tanti negletti
un volto stanco dopo l’altro
so che posso renderlo meno piatto!
come quello degli innamorati
cani, maledetti, derelitti
getti di bora sui miei eleganti vestiti
chiamalo rap o disegno enzo mari
dove foglio è progetto origami
materiali mancanti einsteinturm i mattoni bastati avanzati
la pubblicità ha mentito perché è mito che non raggiungeremo mai
la felicità che è a portata di cl!ck è più lontana sai?
nella scacchiera siamo i pedoni dеi necrofori affamati
di barattatori di ore per orologi marcati
abbiamo pochi istinti sullе dita di una mano
dove ci troviamo la val padana noi vogliamo levarci
ma tra gli sbatti, la nebbia e l’afa
gli unici sono i gradi qui a fare uno sbalzo
che prima ci deprimono e poi ci tolgono l’animo
[ritornello]
per tutte quelle volte che
in silenzio ti dissi che
non è forse meraviglioso?
svegliarsi, sempre in un sogno
trovarsi, ciò di cui hai bisogno
appunto perché niente è al proprio posto!
al proprio posto!
al proprio posto!
al proprio posto!
[strofa 2]
luce che trapela, dalle quattro pareti
komorebi
tra chi gratta con i propri centesimi
montepremi
vorrei il viso pallido, lo stress nei capelli e invece
sorriso fisso a 32 denti che non mi sta bene
ti consiglio guarda meglio il digital wellbeing
mostra il tempo in cui non pensi
se permetti?! come collezionare traumi pregessi
e che cazzo ti vuoi ridere?
con i tuoi discorsi mi ci affilo le matite
e riempio queste righe
perdona la dialettica se la trovi poco fine
ora che il mio iphone è una glock
una barra è marmo di carrara
gasa come louis vuitton
nessuna una diva una puttana
il lupo che mangia la capra
ma io sono lo stronzo
che la pancia la taglia!
[ritornello]
per tutte quelle volte che
in silenzio ti dissi che
non è forse meraviglioso?
svegliarsi, sempre in un sogno
trovarsi, ciò di cui hai bisogno
appunto perché niente è al proprio posto!
al proprio posto!
al proprio posto!
al proprio posto!
[strofa 3]
il fiume nella nebbia sembra quasi oceano
di vedute larghe o che limita il pensiero
a furia di pregare qua è sceso l’inferno
per un brivido
scendo in felpa d’inverno
a perdere un sogno si fa sempre presto
il cassetto è vuoto
i tarli nel legno
a) le traversate di cui parli sono wonderbox
a farti uomo serve un magic bus
perché b) sarebbe come rimpiazzare
la sweet cheese
con una liscia di grey goose
infine?
non sopporto, chi fomenta gli squadrismi
e crede che i calciatori siano veri artisti
da scuotere gli animi a tempo dei battiti
[ritornello]
per tutte quelle volte che
per tutte quelle volte che
per tutte quelle volte che
non è forse meraviglioso?
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