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lirik lagu swelto - salvavita

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[testo di “salvavita” ft. pathos & wiser]

[strofa 1: swelto]
yao
ci siamo persi come clandestini
manu ci saluta e nell’elenco dei respiri
c’è ancora quello che ricerco, lì seduto in semicerchio
compostelo, santiago coi suoi pellegrini
un po’ così mi sento (così mi sento)
senza il mio nome in fimi, senza secondi fini
senza secondini nelle mie prigioni
senza assecondare quei timori
che dormon nel sacco a pelo insieme
la resistenza per mano mi tiene, seme
se me ne andassi lei mi seguirebbe, cresce
come gli spasmi di un delirium tremens (tremens)
la verità c’è chi non la vuol bere (bere)
così prendo contropiede un’altra
giornata col sapore di una birra sottomarca (seh)
l’ansia mi prende ancora sottogamba (ouh)
a sud dell’anima, sotto il garda

[ritornello]
sei come musica che salva vite
ma se non scatti chi ti salverà?
rimani in sovratensione a capire
ma già è passata quell’eternità
e brucia il cielo, ma tu non t’accorgi
che se non scatti chi ti salverà?
rimani in sovratensione a capire
ma già è passata quell’eternità
[strofa 2: wiser]
il buonumore è raro, quindi sorrido di rado
mi sento sotto tiro con il mirino puntato
cerco una scossa che mi dia quel filo di fiato
che ritrovo nel cuore di swelto e nel viso di pathos (seh)
la vita me la gioco a carte tipo quattro re
l’erba cresce in fretta nel giardino ma non quanto me (no)
mi faccio forte con le barre, a volte canto che
faccio quello che penso sia giusto però tanto per
uno stress che non finisce mai di caricarmi
da quando mi alzo dal letto al momento di coricarmi
spalle grandi però stringo i palmi, aspetto che mi passi
e tu mi calmi con quegli occhi grandi, nel mentre mi parli (già)
e non credevo che crescendo avrei compreso
che pure un’anima sai, può sanguinare
che tutto c’ha una direzione, tutto ha un peso
e non c’è problema che io non possa guidare

[ritornello]
sei come musica che salva vite
ma se non scatti chi ti salverà?
rimani in sovratensione a capire
ma già è passata quell’eternità
e brucia il cielo, ma tu non t’accorgi
che se non scatti chi ti salverà?
rimani in sovratensione a capire
ma già è passata quell’eternità
[strofa 3: pathos]
dentro la testa c’ho un inferno in cui se muori, vivi
dove il fuoco è ghiaccio, terra è cielo, piangi è ridi
peekaboo come tyson, come biggie
come cento amici che al mio primo live: “quello è pathos, dici?”
mi rialzo il giorno dopo, vorrei andare altrove
perché mi sento come un peso per troppe persone
qui m’attaccano, mi seguono, al pentagono mi temono
mi trattano da matto ma un impatto porta un debito
ora giro con le more, per questo ho le bionde
pieno d’oro giallo intorno, ma è mestre di notte
mi risveglio a malavoglia in un ciclo di vinti
perseguitato vedo muri attaccati a dei simboli
ho paura che mi avranno presto, amico mio
scrivo un testamento mare del suolo natio
e nonostante avrei voluto fosse più normale
mi piaceva tutto della mia vita mortale

[ritornello]
sei come musica che salva vite
ma se non scatti chi ti salverà?
rimani in sovratensione a capire
ma già è passata quell’eternità
e brucia il cielo, ma tu non t’accorgi
che se non scatti chi ti salverà?
rimani in sovratensione a capire
ma già è passata quell’eternità


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