lirik lagu swelto – l’arte del perdono
[strofa 1]
non sai quanti colpi ho inc-ssato
senza riprendere fiato
quante volte io da sconfitto
coi pensieri giù a capofitto
mi sono rialzato da terra
con il ginocchio sfregiato
sognando quella vendetta
che mi avrebbe gratificato
o così, sai, diceva la testa
il cuore sempre educato
placava l’ira funesta
mentre sanguinava di lato
so che non c’è vita perfetta
nell’intero universo
e neanche la sofferenza
potrà darmi indietro quello che ho perso
legami sciolti senza litigi
il tempo sposta fili sottili
in due settimane di colpi inflitti
ho perso quasi quindici chili
la quiete ora ci ascolta
ancora un’ultima volta
non so nemmeno se ti senti in colpa
o in fondo proprio non te ne importa
[bridge]
non c’è giustizia e farla da soli
sai che a volte non serve
ti appanna solo il presente
il tuo nemico se lo perdoni
scompare dalla tua mente
meglio da esempio che merde
[ritornello]
ho provato a cancellare
le tue impr-nte dal terreno
ci ho messo un po’ di tempo
per rincorrere il mio senno
a scoprire tra le nubi
quello strano arcobaleno
e a capire che la rabbia
non può vivere in eterno
ed un mazzo di scuse sulle tue rughe
piove dal cielo con il paracadute
l’arte del perdono, sai, non la si discute
fa liberare l’anima tra strade perdute vicino a te
[strofa 2]
e quando mi dicevano
che solo il tempo è medico
e avrebbe aggiustato il seguito
senza mangiarmi il fegato
guardavo zitto incredulo
con l’aria di chi ascolta
solo i sogni s’avverano
ma fuori dalla porta
amore e odio così vicini
così diretti, così infantili
così incompresi poi tre puntini
concetti persi come accendini
per certi versi come due amanti
distesi al sole in mezzo alle viti
per altri resti, mondi distanti
non puoi capirli se non li vivi
senza cavilli mentre lo accetti
la rabbia parla ed ha preconcetti
veste di nero, ha forme suadenti
lei ti sorprende se non la aspetti
esce dall’armadio come spettri
infesta tutti i sospetti
non so nemmeno da me che t’aspetti
ho già cancellato tutti i difetti
[bridge]
non c’è giustizia e farla da soli
sai che a volte non serve
ti appanna solo il presente
il tuo nemico se lo perdoni
scompare dalla tua mente
meglio da esempio che merde
[ritornello]
ho provato a cancellare
le tue impr-nte dal terreno
ci ho messo un po’ di tempo
per rincorrere il mio senno
a scoprire tra le nubi
quello strano arcobaleno
e a capire che la rabbia
non può vivere in eterno
ed un mazzo di scuse sulle tue rughe
piove dal cielo con il paracadute
l’arte del perdono, sai, non la si discute
fa liberare l’anima tra strade perdute vicino a te
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