lirik lagu stain (ita) - leggero
[intro]
il mio ring per ali
la mia corsia per bolt
la mia tela per dalí
la mia lavagna per bohr
il mio ring per ali
la mia corsia per bolt
la mia tela per dalí
la mia lavagna per bohr
[verso 1]
voce, rec, si gira, ok
di solito scrivo pensando, basandomi molto su ciò che vorrei
e tu che ascolti, che cosa ascolti, e
ciò che si dice, ciò che capisci o ciò che non cogli. va bene
a me rode il culo perché
cerco le basi ancora sul tubo
ma poi son felice perché
sempre e comunque sai vi rompo il culo
è da camera mia che io vi mando a casa
la nasa intanto che vi batte
per via di soggetti volanti, part-ti e arrivati sul suolo di marte
con l’occhio che brilla, luccicavan’ di p-ssione
se a milano sei pirla, a roma sei un ber coglione
leggero camomilla ma solo dall’impressione
che sul beat sono godzilla, tu uomo e mitragliatore
[ritornello]
leggero pavesino e non la tocco piano
anche se poi dal trono non ti sembra affatto
io con i miei soci giuro abbiamo un piano
missione di salvataggio per chi ascolta un babbo
leggero, leggero, leggero, leggero, leggero, leggero
sto tranquillo e ci penso
[verso 2]
è questione di metrica
riprendimi il giusto si con quella steadycam
questa scena è patetica
dopo che lo dico pisch-llo tu medita
e se poi dici la verità
se preso è in questione, si ma con più volti
di quelli che pensi che possa avere una persona sola
quindi conti per molti, e
controlla i tuo follow, instagrammati il cazzo
almeno sai di visite
nawe dice zi, moca dice ae
anche se sono giornate critiche
succo al mango per dopo la j
pure per durante, insomma fa lo stesso
acqua e limone, ci aggiungo il miele
se salgo sul palco sai faccio un macello
lei dice: “andiamo”, io chiedo: “dove”
lei mi risponde: “forse non esisti”
lei dice ha un piano, rispondo: “anch’io”
“sto al secondo dove preferisci”
sali, sali queste scale che ci porteranno più in alto di quello che immagini
vedrai l’immagine, che scrive pagine
lacrime aride, fumo, carburo [?]
arriva la pioggia, ma quando la goccia
mi tocca, divento un tutt’uno con essa
poco mi importa, che tanto la svolta
è una troia, ti acceca, è una sposa promessa
con una premessa ti dice ti amo
ma tanto poi scappa, cosa gli interessa
dice ti richiamo, poi quando la chiami ti attacca, ah
[bridge]
tutto da capo, resetto ogni giorno
per non far notare com’ero distrutto
riprendo fiato, la gola in frantumi
perché ogni verso si sposa col tutto
la riva del lago, la foga dei fiumi
un mare deserto rimane all’asciutto
primo poi pago sotto queste nubi
sono al coperto ma metto il cappuccio
[ritornello]
leggero pavesino e non la tocco piano
anche se poi dal trono non ti sembra affatto
io con i miei soci giuro abbiamo un piano
missione di salvataggio per chi ascolta un babbo
leggero, leggero, leggero, leggero, leggero, leggero
sto tranquillo e ci penso
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