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lirik lagu soi mc - il pezzo sulla g

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[testo di “il pezzo sulla g” ft. es, zen one]

[strofa 1: soi mc]
cosa, assumo? nel tempo che consumo
mentre i fiori fanno a botte con il chumo
per rilassarmi, zero botte, mi basta il profumo
riassumo il concetto che di notte non vado a letto con le cartine corte
il mio spirito si fa più forte
si mischia con l’ambiente attraverso ombre contorte
vorrei spiegare alla gente che nessuno rischia se ‘sto suono si diffonde
prende piede a onde, magnetiche feconde
frenetiche non iraconde le metriche sono come sonde
ah, fumo ganja dalla pipa
voglio un bush di hindu kush mentre mi struscio con la tipa
soi rastaman non la trita è differente
la ganja slica gentilmente
così bonno che poi t’ammucci
’cause my sound is differente come scarra mucci
quindi mo ti ciucci questo stile
e non ti servirà fuggire
il mio comportamento non è ostile
con me mollereste le piastrine
camminando a piedi scalzi tra le cime
il sir ha pace, amore e rimastanza
dovuta alla sua passione per la sostanza
il fumo nella stanza, si unisce al mio umore
l’acqua del bong che bolle rimane l’unico rumore
sapore gwaan nella bocca, questa è plant, mica crocca
il mio chant sul boom bap scocca
nella cocca: ambra, verde, viola
il colore tra un po’ cola
e mentre il tuo tempo vola
io sto nella mia dimora
a gremare cicco royal
[break 1: zen one]
sconvolti usciamo dai tombini
camminando a scatti e male tipo manichini
combinando solo chiasso senza conclusioni
io e i miei homies siamo come i campanili
caccia i soldi in questo piatto
scommetto questo fatto
che es e soi in ‘sto momento esatto
c’hanno l’halo di fumo tipo santo

[strofa 2: es]
appoggiati agli angoli dei vicoli
l’imbosco nel sottopalla fumiamo nei veicoli
a tavoletta in circonvalla sterzo negli svincoli
con i brividi sottopelle, adrenalina nei ventricoli
la notte senza stelle, mi sono perso
la testa tra le nuvole, qua servon le cartine mica le bussole
canne al buoi pesto, sembrano le lucciole
ripetiamo il gesto, bruciano le ugole
le canne a metà, dentro al posacenere
come canne mozze, facce decomposte
crisi d’identità, non mi fraintendere
tu falle grosse, dai fanne molte
mettici quanto basta, in sostanza q.b
ma tanto non basta, meglio se l’aggiungi
così qui si abbassa la media del qi
se è troppa basta, che poi l’allunghi
dammi una batteria di prima battitura
carica la mia batteria in fase battitura
il flow è una fotografia, il testo è la cattura
ave o maria, grazie madre natura
[break 2: zen one]
la clique con il lessico da impasto tipico
sa di scientifico ma non sintetico
piuttosto schimico, soddisfo libido
che ho fatto due boffi mica male
fumato una, poi due, poi dieci pane
ma non è tutto wax quello che luccica
la luce fulgida dell’occhio pizzica
se senti me ti fidi bella chica
meglio che alcolica fattanza psichica mi fa da calamita

[strofa 3: soi mc]
nel mio block jah ha detto basta
a questi bianchi con i locks che dicono di fumare con i rasta
fuma con soi che ti passa
arrivo con libre di jibbe
rollate con le bibbie, con le babbie in tasca
serate fuori programma, anche stasera si sgramma
widi sensimilla top di gamma, un vero nyabingi non si affanna
rasta bifase chiuso con la palma
alverman tre bande, fumo bianco ancora pesante
fre, come una manna, volo fuori dai margini
tra il bong giorno e la ninna canna
succedono cose che tu neanche immagini
riemergono ricordi fragili, come lucernari magici
senza finali tragici da coca cola
senza sciroppo per la gola
fra’, c’ho la cura per gli asmatici
jamaican lion
per assaporare i particolari
e montare porri un po’ più articolati
ora solo un paio
di barre per ripigliarci dai troppi porri fumati
[break 3: zen one]
tutti fatti come ai tempi i sangue misto
scambiamo cosa? come baci sotto il vischio
quindi ci vedono con sdegno, è un disegno
che manda tutti male e che va a segno
io non ho tempo, che sulle punte di diamante
si mischia musica con canne, coi lotti e con le bonghe
la fonte, dalla cima del monte
tu fai: “chileu”, amico, che “ieu” ti dicono le ponghe

[strofa 4: es]
nel palmo squaglio il fumo come le sinapsi
l’anima esce e rientra in forma di ectoplasmi
il cervello marcio, mi sa ci siamo rimasti
mezzi vivi perché abbiamo gli spasmi
ne faccio uso, ma non terapeutico
cazzo mi dispiace, non è mica erba medica
la strofa la chiudo e la dedico
ai pezzi di merda che mi fanno la predica
ascolta i rintocchi della mezzanotte
picchiano in petto come colpi di tosse
cassa e rullante, le menti percosse
dagli strumenti, ma non è un pianoforte
non la giro a banda o mi brucio le ali
le mappe sono bende contro tutti i mali
ma tu, bro, abbonda se no ti ammali
in mano una bomba come i militari (ah)
senti che sound, sto in relax
con le smoking brown ne faccio una mega
il fumo surround a lume di candela
zen, es e soi ti curano l’atmosfera


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