lirik lagu soi mc - famiglia
[testo di “famiglia”]
[strofa 1]
alle quattro del mattino in cerca di un asilo qua
trovo un giovane zaffiro che mi dà tranquillità
tu stai nel back con il crack che ti cracka a metà
non cerco roba se sto in cerca di serenità
cerco amici veri solo clique di qualità
sempre in giro per la città
di notte in stazione cotto
insieme a grime che grema un lotto
scoppia in un botto il colore
senti la base che dissipa il dolore
assieme alla coppia che ci dà più calore
ormai sai soi a cosa mira
senti lo stile di famiglia che brucia in una pira
dal fumo esce es con i trick
odore buono come l’impasto di crick
lascia a cric, ma va, fratе’, fai la piatta
va così stasera
mista per la bonga matta, ci metto una panеtta intera
poi guarda il clique come l’allatta
progettare cassette tra le azioni interdette
soliti riti come sette, tag a linee rette
la mia gente qui la passione ci mette
impara dal mozzo e smetti di rollarti le cannette
fai due ficchi e vedi
tra gli occhi di un alieno come i vetri
per sporgerti e dare uno sguardo
a un mondo in cui non puoi essere in ritardo
e in realtà gli scenari non sono così tetri
svelti, ci muoviamo con la luna e non lo sanno
e per fortuna pensa se ci pigliano cosa ci fanno
sai con nik quante volte
a beccare le meglio scorcie
quante stronzate tra le svolte
frate’, fra un po’ il motore fonde
pit stop, un cliente, quel di bonghe
mano a mano si sente
piano piano che il cervello si spegne
[strofa 2]
bro, brotha, brodo, bruh
frate’, frat’, fratello, oppure fra’
zio, bestia, uomo, bras
in stazza ci entri solo con il pass
entri nel locus amoeno dai cieli grigi
le opere d’arte fisse sui muri come a parigi
il paese dei balocchi per artisti e vizi troppo ligi
tra ‘sta folla di passanti, sgusciamo in pochi istanti
raccogliamo i contanti e chi s’è visto s’è visto
bella a tutti quanti, direzione mantovano
panette soldi in mano
conti fragili, difficili da fare
molto facili da scordare come un oggetto poco illuminato
come non posso farlo quando ballo sopra lo sterrato
sbronzo palato, in beccata bene con gli homie di copezzato
dove racconto le mie storie, sbiascico rap improvvisato
oggi né eroi né vittorie
racconto bazze con i fratelli, che mi hanno accompagnato
che alla fine sono sempre quelli
a cui penso quando alle quattro del mattino sto chillato
[outro]
quando alle quattro
quando alle quattro del mattino sto chillato
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