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lirik lagu rupert (ita) - intro (stay high)

[testo di “intro (stay high)”]

[intro]
wa~wa~wa~wazz
you are watching a master at work, ahaha
(156, ah, rup)
tutto scompare
yeh, ah (156)
yeah

[strofa 1]
forse stare bene infondo, poi non serve a niente
se resto da solo non resisterò per sempre
se faccio da solo è perché voglio far per tre, frè
quello che io provo, di buono, non è per te, no, ah
dimmi cosa si prova, a non fare niente e ricevere tutto
perché questo mondo è buono con chi c’ha già tutto, è brutto
pensare che chi in giro non ha nulla e resta sotto, е
qua, non si respira, troppo fumo, non ho ventole
c’ho la pastasciutta nеlle pentole
la condisco in bianco o con il pesto, frè
son di genova, ho girato tutta genova prima di te
con le storie nello zaino, sopra un treno che
spesso arrivava in ritardo alla mia stazione
con le pantere, e videocamere, e
anche se a cielo aperto, questo è un carcere
di minima sicurezza, dove “infrangere la legge” vuol dire
“spezza le tue catene”
così, poi, sarai all’altezza per affrontare
gli sbatti di questa vita, sul quel treno ho messo in rima la mia vita
con un paio di cuffiette, e nelle vene adrenalina
la mattina, già alle 7:00, con in mano una cartina
quanto prima farò scelte, spero giuste, per la cima, e
so che faremo fatica nel
fare tutta la salita, e
fumo e non ho più saliva
[bridge]
fumo e non ho più saliva, e

[strofa 2]
e tu non dirmi che è vero, che se resti ad aspettare senza fare niente
prima o poi, qualcosa, arriverà dal cielo
so che non è vero, so che, qua, devi combattere
ogni giorno, contro maschere che intasano il sentiero
tipo vipere d’estate sull’asfalto, che è bollente
cosa vai a viver da solo se ma paga le bollette?!
c’è un mio frate che si paga tutto facendo faccende
mi ritiro su in montagna, frè, se fa freddo l’accendo
non voglio pensare ad altro, solo a quello a cui, io, tengo
rappo, non rompermi il cazzo perché a farlo mi diverto
non sono qui a giudicare nessuno, per chi mi hai preso?
te che, qua, stai a criticare, a schiaffi non ti ci hanno preso
frate, levati dal posto, mi si è rotto un osso
perché son maldestro, e avevo bevuto troppo, e
ho sogni nascosti nelle botole
son sempre me stesso, frè
dal giorno zero che tengo i fratelli con me
nei giorni magnifici, e in quelli da b~ttare
centellino i minuti, non posso sprecarli
finti, come chi finge, perché siamo animali, e
ora fidati di me, io mi fido solo di me, e
di qualche fratello, e mia madre
tutto quanto diventerà cenere
[outro]
2020, fra’

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