lirik lagu river le fou - e' chiaro
non sapevo cosa fare e allora ho scritto una canzone
che alcuni penseranno “potevi anche evitare”
e beh in fondo hanno ragione, cerco la chiave, il nome
di qualcosa che più è chiaro e meno te lo sai spiegare
strofa 1
ma tanto che quasi piango, sulla spalla del primo che capita
tanto non capirà, gelidi fuori però dentro il mare che si agita
ancora immaturo ho già fatto la m-ffa da quando ho parlato alla luna truman
ogni giorno la solita truffa, il nuovo che subito stufa
e non che mi sia andata male ma poteva anche andare meglio
stringo una donna diversa ogni notte, ogni notte, finché mi sveglio
con addosso il sapore dei postumi apposta non sento il bisogno di un pasto
dopo una notte p-ssata en p-ssant, l’uomo in frack l’ultimo rimasto
per oggi mi basto, che siamo carenti di cost-tuzione
non so cosa ma lo voglio subito, un bacio, una dose, quel poco di zucchero
ora che non bastano più un eccitante, né un attimo di sollievo
e sento il bisogno di guardare giù nell’istante in cui mi sollevo
anche tu vuoi di più te lo leggo dai tratti, eretici, il vento parla per entrambi
ci confessa non siamo che un tramite anche se del mondo ereditiamo i traumi
attratti ma perché compressi, cambiamo la storia restiamo gli stessi
fatti di poco, di sguardi di gesti, di piccole gioie e di momenti persi
strofa 2
a metà degli estremi ne siamo usciti stremati
troppo per noi, poco per dio, umani tremate
che domani finisce il mondo, e tanti saluti
le nuvole piangono stelle che pregano e noi? seduti
in un angolo della memoria un po’ come giocattoli rotti
la dimora non è che migliora, cambia la misura che adotti
e la mia si appoggia su una ciglia, e non sa giudicare
siamo tutti una grande famiglia, violentata dal padre
ed io qualche volta ho rischiato la morte ma una volta ho rischiato la vita
che ogni volta che provo a sentirla c’è qualcuno che grida
distratti dall’acqua sul fuoco, dall’ora, dal nuovo modello in vetrina
eppure quest’aria, dati alla mano rivelano, stava meglio prima
ma se vibrano le giuste corde non serve un motivo per sentirmi forte
oppure cercare risposte, le ultime parole sul prato di morte
per me che nemmeno il tuo addio mi ferisce e mi dimentico anche della fame
non è il mondo che non mi capisce, sono io che non mi spiegare
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