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lirik lagu real talk - real talk street - giovane feddini x anagogia

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[intro: giovane feddini]
real talk, 2018
padova nella casa, giovane feddini
dogozilla empire, com’è khaled?

[strofa 1: giovane feddini]
vinci, fra’, ma non è effettivo
ci mangiamo come il condominio
ho qualcuno che era un fake amico
mi voleva tipo seppellito
lui tramava, io guardavo
si è nascosto dietro ad un dito
oggi al bar lui beve a caso
io non bevo quello che ho sent-to
real talk, tre joint, triathlon
bad b-tch, mi amor
belle e brutte che siano
le mie barre dan vergogna come fa la gogna
dentro me prima piango come la madonna
in studio sputo come un lama donna
fanno gara al tormentone, chi non scala affonda
pezzi da bagnino mosci, perché è in barca ad ostia
sono un valentino rossi, poi cavalca l’onda
faccio gli onori come foste a casa vostra
bevo finché sono fuori come barça e londra
soci affianco, sempre family way
mentre voi rapper siete usciti fuori da mtv made
questi patek finti son patetici fail
hai paura di mostrare lo scroccone che sei
questo è cowboy flow, morricone dei miei
questa merda fa gridare al tuo squadrone “may day”
due canzoni e si professa king
non ha un gran cazzo da dirvi ed innesca beef
io non sono impressionato da chi rappa in sprint
preferisco tu rifletta, suoni per le bis
barre frutto di ubriachezza in spritz
quando sto senza di te è come medda e dis
pettinato così bene dai la merda, grease
ma mi chiedo se tu regga il beat
non intendo l’autotune sopra un reggae beat
intendo barre crude su una base grezza, sk!lls
il cuore che ho messo affinché mi senta qui
non perché addosso ho una giacchetta che c’ha trenta g
io te l’ho messa lì
dissi me? dissi mes amis
e la tua carriera è spenta nel tempo che io mi accenda cheese
ne vuoi ancora? allora venga, please
la tua bella miss è così particolare
è così cagna che devi portarla al party in collare
la puoi vedere ai party colare
mi puoi vedere ai party crollare
è giovane, merde

[strofa 2: anagogia]
ah, yeah, ah, l’ultimo rapper vero rimasto
mentre il tuo mito è un vero disastro
rappa come se ci fosse rimasto
ah, yeah, ah, sono in arrivo sul muro del suono
tu toglimi il casco, no, non sai quanti sperano muori all’impatto
invece col cazzo, ah, yeah
ho rifiutato due volte di andare ad amici
perché non ne voglio di amici al mio fianco
sono nemici vest-ti da altro
ah, yeah, fanculo la tv ed i siti che parlano solo di chi ci sta in alto
il vero talento ci cresce e ci muore nel barrio
real talk, real talk, questo è per chi non mi pensa primo
fra’, part-to con un gruppo come i migos
ora rimo, uccido anche l’argento vivo
vuoi la merda? ce ne ho un silos
sei una merda, sei la digos
faccio guerra perché quando stavo in pace
fuori c’era un gran casino
bevo sangue come vino santo
nonostante preferisco l’alcool
devo dimostrare quanto posso fare ai miei avversari
quanto poco valgono
io corro come fossi forrest però senza alcun ritardo
non ne ho visti ancora con le p-ss
a te servirebbe un buon rip-sso
paracetamolo, i rapper d’oggi guarda quanto sono flosci
sopra al palco tutti guccinati come roast-beef
ostile, se non sai apprendere
stacco intere file di vertebre
ho stile da vendere
tu sembri uscito per prenderle
yeah, non sei kanye, non sei jay-z
indossi solamente bei jeans
stai con lei, sì, ma lei chi?
il mio rap è cura, reiki
ogni pezzo alza il ranking
e tu non sei il king
al m-ssimo la first lady
sfondo porte, testa, capricorno
no, non cerco strade del ritorno
sto in un viaggio solo andata
e non voglio altri p-sseggeri a bordo, stronzo
non fare a gara con me, non fare a gara col rap
la scema che hai affianco, frate’
mi sa lo fa meglio di te, ye, ye
fatti una bara se senti dire che sono tornato
yeah, faccio un cazzo di campo minato
non lascio vivo nessuno, perché nessuno mi avrebbe salvato
ogni mia barra, ora schioccan le dita di thanos, stai preparato

[strofa 3: anagogia & -giovane feddini-]
quando fanno il tuo nome sono giapponese
-vivo “cazzo mene” finché il cazzo tiene-
tu mi sai da poco tipo cantonese
-ho una vita da felino, parlo gattonese-
segno con la canna, capocannoniere
-tu sei un caino e tuo fratello sarà un altro abele-
non faccio canzonette e neanche il paroliere
-la vita è un buon maestro da cui imparo bene-
mainstream, -con il terzo occhio come tensing-
per le tue difese sono messi, -bad b-tch-
al mio fianco, con me, i miei fratelli
-taglio corto come i miei capelli-
col potere senza manganelli
-aspetto punti sei, non del supermercato-
brother sto sul selciato, super matchato
-se lei è il tuo tesoro, sei super sbancato-
a giudicare da quel culo, sei tu il ritardato
-ci p-ssiamo questa base- come palleggi
-catapulta infernale-, gemelli derrick
-una vita di sbatti, ma cazzeggi-
acqua santa sopra ‘sti vampiri, van helsing
tu che non sei ghetto neanche con il ghettoblaster
-anche tua madre, quando ti ha sent-to ha detto “basta”-
sì, lo so, prendi pastiglie neanche cento pacman
-non sai quanti piranha che c’ho dentro in vasca-
tu sei spadino, ma non sei in suburra
-0,6 di frutta-, la pace di buddha
-io non sono street-, io non sono urban
-ma ti sto insegnando a farlo-, aranzul–
-io pieno di ambizione sin dalla culla-
se l’industria è una puttana, dalla curva
-non aspetto che dio me la manda giusta-
il destino quando serve non rimanda, bussa


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