lirik lagu rbn hood & peppe serpe - intro
[strofa 1, robin (rbn hood)]
2025 sto in tempi contraddittori
l’italia in democratura del governo meloni
scompare il ceto medio, si vive tra disvalori
lo stivale in mani ai ricchi ma sulle spalle dei poveri
ci strappano i diritti, per cui i nostri bisnonni
rischiavano la vita per darci tempi migliori
dissing, gossip, fedez e tony f
beh, non sono rapper, ma ottime distrazioni
un popolo distratto brama sto servilismo
per cui di ogni stronzata fa di platino un disco
lo sento al notiziario, sgombrato un centro occupato perché ogni focolaio è una minaccia a sto fascismo
l’aggregazione, la libera espressione
può scuotere le masse contro chi ci comanda
per questo la condanna, per chi esprime il dissenso il governo la mette al pari di chi sp~ccia la bamba
diventiamo esseri evacui senza l’empatia
mentre cadono le bombe giù in palestina
questa merda è finanziata anche da casa mia
e se domani questa merda fosse a casa mia?
anziché coalizzarci siamo uno contro gli altri
un sistema di menzogne crea una stirpe di bugiardi
anziché innamorarsi, relazioni tossiche
fossi in te, il cuore non lo getterei ai mannari
pensa che ora è pesante relazionarsi
pensa che tutti tendono a omologarsi
pensa che uno può cambiare l’idea di tanti, non sei solo. uno può cambiare l’idea di tanti
[strofa 2, peppe serpe]
pensa che ci hanno già fregati
confusi, rinchiusi, enumerati
rabbiosi ma zitti, bravi soldati
fegati sfregiati da alcolici a prezzi modici, ma epatite gratis
consumati dal crack
alcuni deceduti con un panic attack
dammi una track, ti porto giù, ddl, dpcm
mani legate senza bdsm
tu scrolla, molla
segui la folla, inala la colla
fai contenti i tuoi boia
scava la tomba
tanto andiamo a fondo dall’inizio della civiltà
la cura del mondo è la fine dell’umanità
io mi oppongo a ciò che non va
e voglio gridare che esisto e che sono qua
per questo faccio rap, come chi fa una yard bardato
come chi ammazza il re e ne rivendica lo sparo
ti è chiaro? non è politica
ma essere una testa libera ha pura magia dell’estetica
ora che l’amore è dopamina cibernetica
e il tuo più grande sogno è sotto droga sintetica
crea, distruggi, fuggi
dalla falsità dell’autorità di oggi
tieni forte contro ciò che incombe
sulle teste sempre più vuote, sempre più basse
uomini contro donne, neri contro bianchi
gli uni contro gli altri, vogliono controllarti
vedi di svegliarti che è tardi
i mali degli oppressi potranno toccarci
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