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lirik lagu promessa - los angeles

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[testo di “los angeles”]

[intro]
okay, prome’, com’è?
seh, seh
sembra los angeles

[ritornello]
prome’, com’è? non mi guardare, lo sai
sopra una panchina con il sole e l’erba, sembra los angeles
è inutile che piangi
non siamo mica al mondo solo per diventar grandi
c’era il sole ma ora grandina
mi conosci bene, quando bevo parlo a vanvera
ogni fra’ c’ha la storia della valvola
a tavola in venti ma senza tavola

[strofa 1]
beccami in bico’, ricco con la mon’ nel taschino
in un vicolo stretto che tocca entrarci di profilo
bimbo con la fissa del profitto, lo fissa uno sbirro (che cazzo vuoi?)
e fa finta di ricevere uno squillo
in un bilo’ mica in biblio’, più fogli della bibbia
giri per ripigliarsi come pire nella pila
vеngo da dove si collassa la mattina
e il coffee shop è nelle scalе della palazzina
in tuta, mica in g~star
piccoli talenti, senza l’hash’ potevamo giocar nel milan (lo sai, sì)
sto con cristian nel retro, mica in pista
abituati a entrare senza stare nella lista (è prassi)
fuori casa da quando ero solo pietro
mi son fatto grande come sessantasei in vetro
ho scritto barre in metro
finché la fermata la perdevo e toccava tornare a piedi
[ritornello]
prome’, com’è? non mi guardare, lo sai
sopra una panchina con il sole e l’erba, sembra los angeles
è inutile che piangi
non siamo mica al mondo solo per diventar grandi
c’era il sole ma ora grandina
mi conosci bene, quando bevo parlo a vanvera
ogni fra’ c’ha la storia della valvola
a tavola in venti ma senza tavola

[strofa 2]
non trovo soluzioni se non farne un’altra
a lezione stavo stonato come note alte
polizia vorrebbe i nomi e collegar le facce
in zona mia chi vuole i nomi lo chiamano “infame”
in zona mia un fra’ si arrangia, non chiede alla madre
finché la madre non gli chiede come fa a campare
non passo al locale, sto fuori col vermut, il gin e il campari
e tutti i miei compari, ho imparato che
per ogni tossico che balza la cena c’è un tipo dentro al ristorante
ed ogni goccia di champagne è una lacrima per non saper dir: “basta”
vista mare, brindo e dico: “grazie”, penso lo stesso: “bico’ mi manca”
apprezzo ciò che ho accanto come dentro a un ospedale
rifletto mentre portiamo teen a fumare

[ritornello]
prome’, com’è? non mi guardare, lo sai
sopra una panchina con il sole e l’erba, sembra los angeles
è inutile che piangi
non siamo mica al mondo solo per diventar grandi
c’era il sole ma ora grandina
mi conosci bene, quando bevo parlo a vanvera
ogni fra’ c’ha la storia della valvola
a tavola in venti ma senza tavola


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