lirik lagu poket p*rno - cravatte
la saggezza non conta qui. fammi il prezzo poi scompari
prima volevo scomparire ora voglio solo lunghezza d’onda, sì
la grandezza del domani, un mondo senza mitomani
contro e mi rendo conto che sia più di ciò su cui qualunque umano abbia messo mani
però è solo un’idea a cui penso liberamente
perché non m’interessa di fottere chi non ha la mia idea
chi non ha la libertà non è certo qui che se la mena
chi ce l’ha cerca di approfitt~rs~ne sempre e in ogni maniera. hmm
fai tutto come lo vogliono. hmm. non pensare al tuo bisogno no. hmm
sarà tutto come un sogno. so chе non sembra però aspetta quеl giorno là. hmm
anche se non hai un soldo, hmm, né un problema risolto, hmm
cazzo c’è? paga il conto. é la tua ultima cena ma cristo è risorto, wow
come mai sono morto qua? volevo andare molto piano
sono fuori dall’abitacolo. nessuno sa come mi chiamo
dalla strada battuta mi tocca vedere gli elicotteri
la vita è una battuta sui poteri forti che fanno battute sui poveri
la tua città è matta e ti ha disegnato
fai bene il nodo alla cravatta e sii maleducato
vince chi maltratta o chi si è liberato
io griderò: “ce l’ho fatta!” e saró salvo
la tua città è matta e ti ha disegnato
fai bene il nodo alla cravatta e sii maleducato
vince chi maltratta o chi si è liberato
io griderò: “ce l’ho fatta!” e saró salvo
sono nato a san giorgio: il buco del culo del culo del mondo
ma non vengo dal blocco. che fortuna che ho fatto a meno del cocco
ho qualcosa nell’occhio. è la gente che odio
dal veleno bevuto ogni giorno adesso faccio fatica anche a prendere sonno
mi vogliono far dubitare di me. ho un sacco di dubbi, ma non su di loro
mentre giocate a fare i lupi io rifletto su chi sono
rivoglio la mia sicurezza di me. la rivoglio e l’ho persa da quando mi drogo
mi fa sempre male la testa. mi fanno uno che vale poco
l’odio mi chiama. rispondo: “chi è là?”. sento una lama ma non scopro chi era
mi entra dentro casa. si nota appena. mi arriva nell’anima. entra dalla schiena
sono schiavo di quest’altra sera che ho passato a riflettere su cos’era
cos’è stato? sento una sirena. lo stato italiano mi fa quasi pena:
non è concentrato su cosa vuol dire essere umano e avere sentimenti
ha il cuore congelato. ti cresce dandoti voti anche se non diventi niente
e poi sei congedato. chi ha studiato è arrogante come irama ma non fa
ne il cantante ne un’altra bella cosa. sono stanco: qua è costante la vanagloria
non sento
eh no, eh no, eh no, eh no, eh no
non scherzo
ehoh, ehoh, ehoh, eh, oh
la tua città è matta e ti ha disegnato
fai bene il nodo alla cravatta e sii maleducato
vince chi maltratta o chi si è liberato
io griderò: “ce l’ho fatta!” e saró salvo
la tua città è matta e ti ha disegnato
fai bene il nodo alla cravatta e sii maleducato
vince chi maltratta o chi si è liberato
io griderò: “ce l’ho fatta!” e saró salvo
la tua città è matta e ti ha disegnato
fai bene il nodo alla cravatta e sii maleducato
vince chi maltratta o chi si è liberato
io griderò: “ce l’ho fatta!” e saró salvo
la tua città è matta e ti ha disegnato
fai bene il nodo alla cravatta e sii maleducato
vince chi maltratta o chi si è liberato
io griderò: “ce l’ho fatta!” e saró salvo
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