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lirik lagu plant - modus vivendi

[strofa 1: plant]
mi sento il capo quando stappo una monster
strappo il tuo poster, taccio e tappo le bocche
non ho pianto ma pianto le nocche
l’impianto è un trapianto di bombe che intaccano forte
vieni qui, sì, b-tch
noi montiamo pane e sk!ll: ci fa crescere più forti di bruce lee
ta-tatoo, vieni giù, mostrami quel p-ssepartout
chiedi la storia, sto insieme a nerone
poi torna a rollare canne di bambù
in schiavitù la tua flotta, la gioventù con la fotta
il cuore, quello che ho in groppa, c’ho l’impero di barbarossa
lasciami fare, fammi rappare o ti sbrano
lasciami andare, grazie a ‘sta merda se non sono schiavo
p-l-a-n-t, coco chanel, mezzo c’est la vie, mezzo baudelaire
morti intorno a questo stronzo mondo -ssai b-st-rdo
vuoi dimenticare il tempo? prova ad impiegarlo
oh no, chapeau se ti giri in strane strade
miro frate’, tiro spade, ti prendiamo a ginocchiate
l’animale che ti invade con le lame e con le squadre
mitridate, cerchi il pane? fra’ attenzione, cave canem
più che ‘sto rap game svela chi sei
zero zero fake, soffri di apparenza tipo i farisei
sc bombay, giro coi fratelli miei
così tu ti spari in testa tipo kurt kobain

[ritornello: plant]
questo è il modus vivendi
troie e non ti arrendi
guarda ‘sti morti viventi
modus vivendi (brah)
non sopravvivo, vivo ‘sta vita, comprendi?
modus vivendi, sorprendimi o no
k!llin’ my big f-ckin’ fail, chapeau
modo di vivere, no
ci prendo gusto a stare in ‘sto cazzo di show

[strofa 2: nerone]
il mio modus vivendi non sono lotus e fendi
gioca il bonus, tieni il focus e proteggiti i denti
il mio modus vivendi non sono lotus e fendi
gioca il bonus, tieni il focus o proteggiti i denti
sono il figlio del duomo coperto d’oro zecchino
nelle mie buste il demonio, chiamate in coro il becchino
polli e bullmastiff frequentan diverse cl-ssi
e non ci fu un pent-to a snitcharci da queste parti
n-e, disegno vita alla statale
fedina pulita male, carriera finita peggio
la mia clicca è iscritta al seggio, sai bene che cosa fare
sei una velina con greggio, il colloquio è più personale
se poi muoio ma non muoiono, voglio quello che hanno
non voglio quel che vogliono, tolgo ciò che gli danno
la mia gente senza soldi campa sempre senza affanno
da dicembre senza il palmo, sp-cchi a dirlo, pensa a farlo
puntate su queste puttane
che tra due puntate sul web le insultate
io dal blocco non sento le tue cazzate
al piano sotto la tipa di un pablo che fa le piazzate
nei video siete in venti, dopo in quattro cacati
noi siam pieni di ‘sti scemi con il quarto laccati
handicappati, voi quattro denti cariati
la parola ha un peso in bocca, ventiquattro carati

- lirik lagu plant

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