lirik lagu piotr_giaggi - scarface
sai che un giorno il diavolo mi ha detto:
“non sei forte come la tempesta”
mi sono guardato nello specchio
e sono uscito subito fuori di testa
la vita che merito non è questa
quasi merito un po’ di rispetto
ho parlato al diavolo all’orecchio
ora lui sa che io sono la tempesta
ho fatto già tanto, cosa devo dire?!
come te che corri però mai afferri
quando torno lo faccio per demolire
sono un p-sso avanti come raheem sterling
sono il buio oltre la siepe, fumo oltre le crepe
servirebbe fede anche per chi non crede
chi mi sfida si china per terra
io non muoio mai, regina d’inghilterra
non fare che poi l’umiltà ti riporti indietro solo l’insicurezza
però soprattutto non lasciare mai che la tua sicurezza ti porti arroganza
c’ho messo il mio cuore per ogni ragazza
per ogni canzone, per chi non lo apprezza
non posso che dire di starmi lontano
tu dammi uno schiaffo e sarà una carezza
quando parti vorrei tanto dirti basta
nella zona siamo tipo dirty b-st-rd
è finta la droga e sono finti i rasta
il ramón non tiene il frutto i quindi casca
le donne, le curve, le corde vocali
la notte, le fughe, le ronde locali
le molte vocali, le onde solari
la crisi, l’italia, le multe, i salari
non abbiamo fine sai che il piano continua
ritorniamo ancora come albano e romina
il motore tira però boh chi lo guida?
ho un toro alla corrida, spero mi sorrida
come i doppioni delle figurine riguardo uno ad uno
e riconto i miei flow tipo “questo ce l’ho” “pure questo ce l’ho”
ogni rima è una mina, un tripla, lebron
rit:
parli, parli ma che star sei?
sai che non ci conto su te
cuore freddo come scarface
testa calda come lupin
non guardarmi più negli occhi
sono quelli della tigre
questa è la terra dei fuochi
ed io avanzo col fucile
tu non dire nulla, qua è l’arrangiamento
io sono la tigre che ti mangia il petto
se pensi di battermi stai sognando
io penso di abbatterti sì, john rambo
non mi distrugge una faccia metallica
che ogni avversario lo lancio nell’aldila
mangi la merda e la sp-cci per magica
sai che il mio stile è d’arancia meccanica
io non mi limito, io no, ti limito
lo vedi sono un talento lirico, lo stile onirico
per questo fino ad adesso sono un po’ rimasto in bilico
non chiedo la rivincita
non lo voglio l’anticipo
l’avversario si fa critico ma non lo critico
tutti che mi fermano e dicono “sono mitico”
io che sono avanti dai mi sembra solo il minimo
a chi si lamenta dico di essere ridicolo
io cammino sopra il filo del rasoio
non mi serve mica avere il bancomat
per la mia casa voci di corridoio dicono sto diventando sandokan
altolà, lo sai che canto ma
sono ancora a galla, ancora la tua ancòra
quando arrivò sulla base dicono sono veloce con la voce
come con i piedi cantonà
la scena fa digiuno come in una dieta
naturale, tu sei vegetale, io vegeta
sono ancora a metà strada ma voglio la meta
sono residente presidente come regan
prega, che quando mi sveglio non lo faccio come vorrei, ok
nella storia come cobain
rit:
parli, parli ma che star sei?
sai che non ci conto su te
cuore freddo come scarface
testa calda come lupin
non guardarmi più negli occhi
sono quelli della tigre
questa è la terra dei fuochi
ed io avanzo col fucile
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