lirik lagu piccolo g - difendo chi sono
[testo di “difendo chi sono”]
[intro]
(ah~ah, ah, ah)
(yeah, yeah)
[strofa 1]
morirò in braccio alla fortuna
tornerò nel vivo della vita
tu che proteggi il mio passo
io che non parlerò di un altro
io che non parlerò di un altro
nel lago redditizio non bagno
ma non resto all’asciutto
di notte mi incontro con il sogno
cresco chi sono
[pre~ritornello 1]
tutto è vuoto perché tutto poi dovrà cambiare
la mia faccia, la mia voce, quello che ho da dire
muovo le mosse, osservo i gesti, rifletto te
ascolto bene ciò che non si dice
nel non detto trovo il vero o lui trova me
vero che oggi non c’è
siamo il fuoco, siamo l’energia che non divide
[ritornello]
difеndo chi sono
la vista, il suono
la purezza che sogno
lontano dall’odio, yeh
a mе sto attento non parli di un altro
che, sincero, sei il mio animo
ti saluterò quando saremo in cielo
quando del corpo ci fregherà meno
[strofa 2]
distinguo il fanfarone chi millanta cose
da chi vorrebbe un posto migliore
dove crescere virtù e seminare amore
dove i parassiti non sono persone
dove chi merita ha l’eco che merita
dove chi scredita corre allo sbaglio
dove non ci siano pregiudizi e chi fa musica è perché
non vivrebbe senza canto
[pre~ritornello 2]
sono una voce sola che parla per più voci
non lo faccio per fama, non lo faccio per soldi
la mia ricompensa sarà nel ricordo, la memoria
perché un foglio scritto è stato scritto e non tornerà bianco
la vita che hai donato non tornerò manco
i miei fratelli cresceranno
la mia donna imbiancherà
io mi salverò, lei si salverà
[ritornello]
difendo chi sono
la vista, il suono
la purezza che sogno
lontano dall’odio, yeh
a me soltanto non parli di un altro
che, sincero, sei il mio animo
ti saluterò quando saremo in cielo
quando del corpo ci fregherà meno
[bridge]
la mia ricompensa sarà nel ricordo, la memoria
perché un foglio scritto è stato scritto e non tornerà bianco
la vita che hai donato non tornerò manco
i miei fratelli cresceranno
la mia donna imbiancherà
io mi salverò, lei si salverà
[ritornello]
difendo chi sono
la vista, il suono
la purezza che sogno
lontano dall’odio, yeh
a me soltanto non parli di un altro
che, sincero, sei il mio animo
ti saluterò quando saremo in cielo
quando del corpo ci fregherà meno
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