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lirik lagu otm (on the move) - yokai

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[strofa 1: jhona]
non hai capito com’è la faccenda
tu ascolta i miei versi poi dopo conta i lividi
questi qua si leccano il culo a vicenda
noi sette flow diversi ma tutti compatibili
tu sei un doppia faccia, sotto il velo fra’ che aspetto si cela?
zero dentro come il freddo di sera
e rispetto ogni problema ma qui è altro, è diverso
rispetto a questa scena siamo un altro universo
siamo i migliori master, siamo dei fuoricl-sse
ti bacchettiamo e ti spediamo fuori dalla cl-sse
non ti rimangiare quel che hai detto e
non ti sbilanciare, il baricentro è fuori -sse
vieni alle serate con un block notes
finché non mi chiami bro, brother, no problem
otm siamo al top, totem
e ci chiamano a suonare pure senza un promoter
scusa se non pubblico mille cazzate
fossi in te mi sarei dato già all’ippica, frate
il culo è ritornato, vediamo se vi calmate
c’hanno copiato poi dato dei militant sucker
sai che stiamo nel nostro
quando parli di bio non mi sposto di un metro
sai che agiamo nel losco
e ci prendiamo tutto quello che è nostro, don pietro

[strofa 2: fech]
a uccidere ‘sti fake dimmi chi è stato
finisci pestato, gestapo
non scrivo queste rime come fosse un dettato
sono un cane della strada addestrato
tu fai mille tiri ma non fai gol
testi impegnativi come lettere di saigon
tocco tutti i tasto come un cyborg
gli ultimi rimasti come a zaio
frate, sembra quasi voglia gareggiare
questa merda infame non sa galleggiare
se vi prendo tutti vi metto al muro
avrò una testa nuova con cui palleggiare
‘sti figli di puttana pensano non esisto
scrivo così poco che mi sembra -ssurdo
voi facete ancora così tanto schifo
ma a nuotare nella merda poi ci prendi gusto
sì ci prendi gusto, ci prendi gusto
dillo alla tua donna che ci prendi gusto
sotto quella gonna mi sa c’è di tutto
ci farei un investimento ma ci prendi il giusto
frate, ‘sti nuovi rapperini con le fendi
svuoto bicchierini con il brandy
non sono trandy, uccido questi burattini con i baggy
vi vedo vermi, vi lascio inermi

[strofa 3: dies]
fa silenzio, la tua voce fa venire il mal di testa
sto alla noce a fare giri, l’aria è fresca
piovon gocce, faccio tiri mentre penso
testa dura, molto dura, non si spezza
ancora parli? la tua bocca non si cuce
hai paura dei pensieri allora fuggi
cazzo guardi? hai la faccia di chi vuole luce
ricorda, puoi vederla mentre bruci
non ho sp-cciato, non sono grosso
se divento incazzato sono un mostro
sono impacciato ma anche l’opposto
da quando avete rappato non voglio un posto
uomini di magreb, marinaio
quando mi vedi rappare grida capitano
mamma guardo come sono bravo, bravo
ad insultare il mio nemico immaginario
dì qualcosa di sensato, per favore
ho capito a malapena, mi mandi in para
come lei che dice sono serena e sarò chiara
come volesse cambiare nome
vado veloce, non stai al p-sso
se ho fatto tardi mi sa che coll-sso
tanti saluti, io vi ringrazio
sono le tre e venti, data cinque marzo

[strofa 4: sph]
sogni di fare il boss, una dodge come bulldozer
io una rolls-royce, car wash come rose royce in the blues brothers
ho le vostre teste su una cloche, sono succose
non vengo dai palazzi ma
tra i palazzi ci ho girato sulle suole in un video
la mia tristezza la comprendi solo quando rido
quando scrivo salvo i ragazzi, non li uccido
da come scrivi mi sembra narcos
p-sso in giro con il booster con le buste al parco
fammi un disco e sono calmo
visto che a farlo ti disseziono
come un bisturi ad argon
siamo figli della droga e nipoti dell’alcol
idioti per quanto viviamo cercando
di colmare i vuoti nell’altro
bro, siamo sporchi fino al collo come topi nel fango
con doti che manco conosciamo
non ci conosciamo e no, non voglio conoscerti
sono in giro con i bro, apro come cosce il beat
come she che mi chiama mon chéri
mentre vi schiaccio, moscerini
cosa dovrei scrivere qui?
non la chiudo, tanto sp-cco lo stesso
visto i tempi, vai bro

[strofa 5: caleb]
in ‘sta mente
non ci si può fidare
come di ‘sta gente
continua ad imitare
dopo dissa sempre, bro, fissa il niente
c’è poco da sperare come chi sta al verde
fai tanto il capo
ti credi un divo nell’anonimato
nessuno in giro qui t’ha nominato
i testi che scrivo, un campo minato
certe notti scleri
non so se hai mai visto dentro a ‘sti occhi neri
a volte non capisco, poi non prendo sonno
sarà che se m’addormento sogno morti e ceri
un po’ resisto, un po’ sprofondo in nodi seri
e ti stupisco quando tocco il fondo di ‘sto bl–dy mary
punti il meridiano, wow
questo flusso predichiamo, tao
noi ti screditiamo perché otteniamo
ciò che meritiamo e ciao
aggiusto mc disastri
di sint-ssi mi ril-ssi
come un doppio tiro in giro
me ne fotto di ‘sti scarsi

[strofa 6: zoro]
tocca rigar dritto che sennò fucilo flussi
sto sempre zitto perché se apro bocca uccido tutti, e vi pare?
è quando muori di fame che nascono i fiori del male
ed è normale se concimo i frutti
con la mia scorta di sizze fumo nell’intestino
a digiuno un destino da porta pizze
mi si forman fisse, formano un ellisse
qui chi parte per l’amore muore o ritorna triste
ho flussi magici e sint-ssi da maestro
elaborati quando sbocchi succhi gastrici nel cesso
ho promesso di strapparvi, rappo quattro quarti
sei il frutto di un incesto, sottomesso, quattro schiaffi
non sogni una vita di faticacce
una stima sui miei polmoni che mi sa che san di brace
strappi ‘ste cartacce, chatti boy ma ti piace
restate fatti tuoi, fatti i cazzi tuoi, datti pace
dai contro chi? chi predica è morto qui
arretri metri qua, vedi fra’ porto il cl!ck
altro che metrica, a voi squali basta retrica
una dedica di m-ssa, tutti uguali, control-c
deformo la tua perfezione, zoro pari a niente
distorco la mia percezione volontariamente
volo in aria mentre un fiammifero s’è spento
io non arriverò mai in tempo anche se il treno tarda sempre

[strofa 7: folc]
scendo dalla montagna tipo mosè
vengo a farla una lezione rima e ?
cl!ck otm più deqauntiside
al mic piovon gemme, tu decanti mai
ora che covo
odio più gr-sso dal b-sso gradino del podio
sc-sso ‘sto nodo che porto alla gola
-sso il demonio contorto m’invola
se ammazzo questi fake è un bolo-dramma
io non ho calma, ma quale karma?
è troppo che ti atteggi senza un’arma
sembri una salma, un ologramma
la mia ciurma di pirati criticati
al p-ssaggio restano evirati ‘sti tirati
ritirati, tu tiri dadi ma riperdi
ti ripari nella merda come i vermi
sono giù, giuro, fuori di me
sturo fiori e paté
cupo con i frate’
presi male, fai te
ai miei rega va tutto bene, tutto apposto
il frutto viene dall’inchiostro, ne esce un mostro
piuttosto io te lo dimostro
prega il padre nostro, restate al vostro posto


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