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lirik lagu officina011 - rettili

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(intro: acerbo)
e tu dete~te~te~te~testami
spari proie~ie~ie~ie~iettili
la pelle dura come re~re~rettili
in tasca un vecchio biglietto per roma termini
e intanto aspe~spe~spe~spe~spettati
pezzi di vetro nell’erba, prendili e specchiami
guardami e chie~chie~chie~chie~chiediti
hai mai pensato di stare a terra tra i rettili

(chorus: acerbo)
e tu dete~te~te~te~testami
spari proie~ie~ie~ie~iettili
la pelle dura come re~re~rettili
in tasca un vecchio biglietto per roma termini
e intanto aspe~spe~spe~spe~spettati
pezzi di vetro nell’erba, prendili e specchiami
guardami e chie~chie~chie~chie~chiediti
hai mai pensato di stare a terra tra i rettili

(verse 1: chapel)
e perderò ogni occasione
non accetti un no ad un bacio in stazione
non sai quanto ti ho voluta mia
ma ormai tanto c’è solo nostalgia
e passava un giorno come fosse un’ora
aggiungevo notti alla nostra storia
raccoglievo pietre per ricordarmi di te
io ti ho dato amore ma tu hai cambiato idea
(verse 2: petraz)
e tu dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi che sto respirando
che sto rompendo corde di chitarra
due tiri passano dalla persiana
e guardano nella mia faccia note di un’altra nottata
e miri, spari, missi, come missili nella mia testa
una scopata non ti fa diversa
dalla finestra c’è la luna piena
e se mi giro la tua schiena
mi ricorda troppo lei
ed entri nei miei sogni
come una pistola senza colpi
come pioggia cade sulla pelle
una tua goccia d’odio su di me
e cambio forma

(chorus: acerbo)
e tu dete~te~te~te~testami
spari proie~ie~ie~ie~iettili
la pelle dura come re~re~rettili
in tasca un vecchio biglietto per roma termini
e intanto aspe~spe~spe~spe~spettati
pezzi di vetro nell’erba, prendili e specchiami
guardami e chie~chie~chie~chie~chiediti
hai mai pensato di stare a terra tra i rettili
(verse 3: vinny)
scarabocchi sulla mia pelle, guardano in faccia
lascia che ti rimanga un’altra giornata in serie~serie~serie
quei tatuaggi che non vibrano più
resta lo sfogo ma tu lo sai
e mi rimorchi continuamente, guardami in faccia
lascia che rida e basta
segnami e fallo ma breve~breve~breve
che se un domani non mi rivedrai più
resta lo sfogo ma tu lo sai

(verse 4: donato)
a volte sai
scappare non è la scelta più giusta
ma quella più vera
ed io senza di te non so cosa farei
non so se sentirei, non mi accontenterei
ma penso che
a volte è troppo complicata
la differenza che sei tutt’altra
guardandoti le labbra

(chorus: acerbo)
e tu dete~te~te~te~testami
spari proie~ie~ie~ie~iettili
la pelle dura come re~re~rettili
in tasca un vecchio biglietto per roma termini
e intanto aspe~spe~spe~spe~spettati
pezzi di vetro nell’erba, prendili e specchiami
guardami e chie~chie~chie~chie~chiediti
hai mai pensato di stare a terra tra i rettili
e tu dete~te~te~te~testami
spari proie~ie~ie~ie~iettili
la pelle dura come re~re~rettili
in tasca un vecchio biglietto per roma termini
e intanto aspe~spe~spe~spe~spettati
pezzi di vetro nell’erba, prendili e specchiami
guardami e chie~chie~chie~chie~chiediti
hai mai pensato di stare a terra tra i rettili


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