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lirik lagu odi (it) - cielo & fondale

[strofa 1: odi]
dimmi a cosa serve scappare davanti a un mostro
solo perchè provi un amore non corrisposto
sai perché è da tempo che ancora non ti ho risposto
che dovevo dirti? che ora va tutto apposto?

io non sopporto il male, e non voglio che me lo dici
e tu non vuoi parlare, non si fa così tra amici
che te ne devi andare così saremo felici
ma per me è mettere il sale sopra queste cicatrici

quando la mia testa dondola
mi manca il respiro e sto spino mi fa da bombola
in questo mondo noi siamo distanti
ma ti voglio qua, perchè la vita è come un giro in gondola
si tocca il fondo per andare avanti

e con le lacrime che ho pianto potrеi spegnere un incеndio
ma il fuoco che ho dentro potrebbe accendere l’inverno
ma è suggestivo il freddo, quando viviamo all’inferno
perché qua nasciamo puri, ma sporcati dall’esterno

[rit: odi]
voglio capire come volare
non posso restare fermo per non affogare
perché chi galleggia rimane a filo del mare
senza perdersi nel cielo e nemmeno giù nel fondale
e ora che sto a largo non voglio saper nuotare
le cose le capisci meglio facendoti male
e se non troverò la mia zattera in questo mare
io mi perderò nel cielo o mi immergerò nel fondale

[strofa 2: odi]
le tue parole sono pallottole
mi faccio andare bene le tue frottole
perché mi scaldano le tue coccole
e fanculo, me ne fotto se dicendolo ti mostro che
sono da solo, in questo mondo stronzo non ci porto te

ieri stavo fumando come ogni pomeriggio
guarda il cielo com’è grigio, perché non sei qui
e il cuore a momenti lo crocefiggo, dopo prendo il dolore e lo monetizzo, sto bene solo così

lo sai che gli amici ti vendono, figli di troia
pensa i brividi che mi vengono a pensare a questa storia
perché la vita è un pendolo che oscilla tra il dolore e la noia
intervallandosi con attimi di gioia

ero dalla parte dei più buoni, sono passato dall’altra
e in questi giorni nuovi ancora il passato mi attacca
stavo a galla coi tuoni, ma sono cascato dall’arca
per un pugno di emozioni mi hai sp~ccato la faccia
potevamo essere uma e quentin
luna e neville, e invece sono l’una e venti
scrivo e fumo che sta roba mi depura i nervi
e resto sull’attenti, rossa o blu, tu quale cura scegli

e forse sarà uno sbaglio tornare giù nel fondale
il fango di questo stagno si è espanso e ha creato il mare
un tempo stavo in alto perché c’eri tu a nuotare
ma un vero marinaio affonda con la sua nave

[rit: odi]
voglio capire come volare
non posso restare fermo per non affogare
perché chi galleggia rimane a filo del mare
senza perdersi nel cielo e nemmeno giù nel fondale

e ora che sto a largo non voglio saper nuotare
le cose le capisci meglio facendoti male
e se non troverò la mia zattera in questo mare
io mi perderò nel cielo o mi immergerò nel fondale

- lirik lagu odi it

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