lirik lagu odi (it) & phil lemon - svegliati (il pendolo)
[strofa 1: odi]
vorrei dire al mio popolo di svegliarsi
non scendere a patti, costa sempre meno avere schiaffi
siam diventati grandi, ma dai giochetti sempre più attratti
rimodellati sempre più a tratti
this is hypno society, i sensi di colpa addormentati dagli alibi
secondi premi e vizi non validi
fecondi pregiudizi già gravidi
ancora mi chiedi che cosa vediamo ai margini?
no umani, noumeni non realizzati
io penso sempre a concluderli i piani
tra neonati neo~n~z~ e neo~padri incapaci
i miei cari son stanchi di vederci ubriachi
spеcchi dentro, schermi fuori
sfidi il reggimеnto? perdi tempo, fendi il vento, schermidori
provi amore? credi in questo che migliori
che l’intento dei signori è di tenerci buoni
centoventi cloni ogni centoventi recinzioni
alza la mano allo schiocco di dita, troppo ci guida
e se aspettiamo ogni rintocco è finita, stronzo chi sfida
io porto l’invidia e l’odio ad ogni porco in divisa
ma meglio nascere senza trono che essere morto di vita
[bridge: phil lemon, odi, odi & phil lemon]
non esci per strada a prendere un colpo
d’aria e ti perdi il bello che hai attorno
a sta roba dovrai rendere conto
svegliati, svegliati, ah
[rit: phil lemon, odi, odi & phil lemon]
tu non hai molto se non te stesso
segui il progresso, ma non il tempo
tic~tac
non vedo il vero in quello che sento
valori volatili come il vento in città, e
tu non hai molto se non te stesso
perché segui il tempo, non il progresso
tic~tac
il grande complesso è grande e complesso
svegliati fuori, guardati dentro
[strofa 2: phil lemon]
io non ho molto
se non chi ho attorno ed il loro volto
un colpo al cuore se ricordo, ma in quel giorno
storto, in cui mi resi conto che il futuro riservava sputi e schiaffi per contorno
non basterebbe un giorno, nemmeno ogni secondo
non ti basta una vita per capire quanto sia marcio il mondo
viviamo sotto ipnosi, con i pesi alle caviglie
non vediamo, cadendo, quanto sia basso il fondo
i ragazzini che menano l’ego se mirano all’oro
forti potenze li mimano ad hoc e mirano a loro
sbattesse il cazzo a qualcuno aspetto lo dicano loro
in fondo tutti quanti abbiamo gli occhi che girano a vuoto
allora rubami i miei sogni, la mia vista è dietro a un pendolo
dietro le pagliacciate che vedo sopra a un telefono
non mi scalda manco il sole, sono solo in un oceano
di sirene che spingono ad odiare l’universo
sono l’ipnosi nel tuo specchio se ti guardi troppo a lungo
la coscienza che convince che ogni violento sia un giusto
sono quella che dà ragione al disturbo
perché il globo è controllato quando vivi appeso a un dubbio, e
[bridge: odi, phil lemon, odi & phil lemon]
non esci per strada a prendere un colpo
d’aria e ti perdi quello che hai attorno
a sta roba dovrai rendere conto
svegliati, svegliati, ah
[rit: odi, phil lemon, odi & phil lemon]
tu non hai molto se non te stesso
segui il progresso, ma non il tempo
tic~tac
non vedo il vero in quello che sento
valori volatili come il vento in città, e
tu non hai molto se non te stesso
perché segui il tempo, non il progresso
tic~tac
il grande complesso è grande e complesso
svegliati fuori, guardati dentro
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