lirik lagu noia - amen
la n, o, la i, la a
comunque per quanti soldi tu possa avere
ricordati che un giorno dovrai morire anche tu
[strofa 1]
esco fuori da me
volo via dallo sciame
del materialismo che vorrebbe me suo materiale
lascio ‘sti polmoni sporchi di catrame
portami quel cane, casa, macchina, un paio di dame
(puttane)
faccio il pieno, tocco il polso
gradazione sotto zero
prego, un metro quadro nel cielo
vita terrena al contrario di tenera
baciami, abbracciami, brucia veloce tu cenera
vipere, serpenti sorridenti negli angoli
divoli truccati da angeli in body painting
la m-ssa ignorante fa un po’ di patting
di giochi fetish, con i potenti
sistema incastrato tetris
sveglio q.i. di questi teen
belli addormentati dalla tv
raddrizzo setti nasali sp-ccati dalla coca di fighi benpì
dell’era pre mosci
la realtà è che le cazzate vi accarezzano con le mani camoscio
non ho interesse a diventare il tale che
fa selfie col caviale nel locale di
spogliarelliste, instagram b-n-le, b-tta male
uomo friabile, quale capo?
sei uno schiavo che sta alla base della piramide
[rit]
forse sono un poco di buono
veleno più odio, bicchieri offerti dal demonio
no grazie non fa più per me
no grazie non fate per me
[strofa 2]
l’orologio varitoso cerca appoggio silenzioso
contro un diavolo tifoso
di un mondo vanitoso
e se credo a modo mio
e se vero l’odio c’è
vorrei premere reset all’anima e fare un riavvio
e tocca avere fede qua
il muro del pianto in israele
(nah)
il muro del pianto è quello del bancomat
che quando metti la carta preghi
il dio denaro che compia il miracolo quando prelevi
un uomo non è ricco dentro
in base a quanti soldi ha dentro la busta paga
il numero di gessi che ha dentro casa
avere poco cash fa paura
vorremo navigar nell’oro ma siamo scalzi sul bagnasciuga
l’anima fatturabile
rende il successo palpabile
capisci che anche se fai il papa, ancora non pisci oro potabile
veleno venale dentro vene si
riproduce il gene in genere da sotte venere dalla genesi
in questo mondo di numeri è peggio per gli ultimi se sono ultimi
tutti i crismi, cristallo e crystal e gargarismi con l’acqua di bulgari
asciuga la bava, prendi due slave
chiudetevi con tutti i soldi del mondo dentro una bara
amen
(amen)
[rit]
forse sono un poco di buono
veleno più odio, bicchieri offerti dal demonio
no grazie non fa più per me
no grazie non fate per me
no, no, no, no grazie non fa più per me
no, no, no, no no grazie non fate per me
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