lirik lagu nodi - veleno
[strofa: 1]
piango nel letto da solo se continuo muoio e finisco le lacrime
pagine
amare
l’immagine
astrale
linguaggio formale
colpisce la mantide
amante ma solo col sesso
giuro sul cuore non c’è sentimento
grido che ti amo ma senti che mento
si arresta il batt-to è un rallentamento
necessito affetto
ma per ingordigia
c’ho un nodo alla lingua
io ho disteso il cappio usando un’altra cinghia
che stringa il mio collo
un serpente che avvinghia
dei baci al tritolo spezzano la vita
“che palle fa un pezzo depresso”
cazzo è cambiato solo per due spicci
io giuro non cambio fra resto me stesso
lo faccio per pochi e soldi qui mai visti
tu parli di tutti
poi non sai una minchia
occhio a dove sputi
parli per invidia
geloso del cazzo colmo d’avarizia
tu invidi ogni briciola che ho guadagnato
nascondo i miei drammi dentro questa rizla
tu gioca con me a questo gioco malato
nascondo i miei drammi dentro questa rizla
tu gioca con me a questo gioco malato
chi disprezza compra e disprezzi da sempre
taglio la testa a sta cazzo di serpe
macino le teste su teste di rapper
le merde che schiaccio tutte in un container
contiene tutte le cazzate sparate sul conto di nodi
che strazio che schifo che fate
sono troppo stanco per chiudere i giochi
ma quando mi rialzo vi piglio a mazzate
ammazzatevi non siete arte
ma copie pisciate
dite che smazzate
i k che spostate
giochi a fare tony non dire cazzate
parlate
parlate
parlate
dici che i soldi li hai fatti giù in strada
cazzate
cazzate
cazzate
le scarpe che hai ai piedi le ha pagate mamma
[ritornello]
dentro adesso ho il veleno
troppo veleno
fumo veleno
io fumo veleno
[strofa: 2]
fumo veleno mi inietto un siero
ti senti un gigante ma non temo
sguardo contro sguardo io non tremo
sei un grosso coglione come polifemo
non vali i soldi che c’hai in tasca
tantomeno se del papi
invece di intasarti la nasca
prenditi un diploma e porta risultati
sti babbi di minchia son quattro viziati
risolvono i problem sempre coi contanti
fanno tanta strada ma grazie ai contatti
falsi traguardi
falsi ed infami
pensano di fare la strada
seguendo le impr-nte dei padri dei padri
si ma poi la vetta se la son comprata
scusa la mia penna non sfrutta mandanti
non trovo il mio posto nel mondo
probabilmente per questo mi invidi
non avendo un posto mi girerò il globo
tu fra stai al tuo posto come coi bambini
come coi tombini
quando fuori piove
spezzo si falliti
grazie alla mia voce
sogno sti cortili
l’oro sulle porte
contare dindini fino alla mia morte
soldi soldi in tasca non sono mai troppi
se vivi la strada in poco li raddoppi
buchi sulle scarpe
servono i rattoppi
nuoto come carpe
nei fiumi dei sogni
dei sogni dal quale mi sveglio
grido e nel panico al buio poi tremo
era solo un sogno mio dio che sollievo
sognavo me stesso morto per veleno
[ritornello]
dentro adesso ho il veleno
troppo veleno
fumo veleno
io fumo veleno
[outro]
seh seh
sognavo me stesso morto per veleno
se scopro che è vero non sai che sollievo
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