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lirik lagu nerone - karembeu

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[verse 1: nerone]
chiudi gli occhi e dì il mio nome invano
tempo zero e appaio lì dietro di te
il mio ferro, frate’, è un calamaio
nero ubi maior, chi meglio di me?
non mi fare il brutto muso
che c’ho il pugno come un arambeau
non provare il gioco chiuso
sp-cco gambe come karambeau
rapper base sopra una lattina
testi e base sopra una latrina
non rispondo a “come va la vita?”
con le troie pablo, donde está la quica?
secco è il limon per il buon pablito, buon part-to
un frà non ha mai tradito
in finale al mundialito
la finiamo bocadillos, montaditos
contadino, scordi il tuo paesino
e non porti rispetto alle origini
prima di parlare digiti
specchio, ti mostro i tuoi limiti
quello bussa se faccio casino
poi il vicino ti sente e ci litighi
lo showbiz è il loro biscottino
qua gli scarsi sono i nostri critici
nivie nivie, rdagua bello mio bello mio
dal mio oblò vedi mio bell’oblio
io non swaggo, io ci metto brio
sono come pirlo, do un effetto mio
ben lontani dal concetto real
quattro zanza bravi da concerto al sio
il mio quartiere l’ho inventato io
ma non è per questo che mi sento dio
ricorda nerone più retraz
che c’hai solo cazzi nella tua faretra
la gente che chiacchiera arretra
perché sono il bope e p-sso alla favela
questi scannati coi denti dorati
mi sembrano una calaveras
qui rubano i denti persino dai morti di fame
per fame quando cala sera

[strofa 2: remmy]
salto di palo in frasca con un palo in tasca
nella situa’ con le mani in pasta
ci firmerei in corsivo per un bel bottino
ti ghigliottino e non sei re di francia
in brianza capo detto
tu sei il capo ma fai caporetto
io vedo un calo netto
le scrivo di getto perché frà è cemento
e se la rappo è aleppo
ci ripenso all’ansia che avevo e ai conati
con i soldi prima che i contanti erano contati
con il culo su una panca insieme ai nati stanchi
poi ho cambiato stanza che ho sogni troppo ingombranti
vedo ‘ste facce dopo le otto ore
i frà con le tasche con i gadget te fai l’ispettore
sanno che in ‘sta vita si nasce e si muore
o sei un dottore o fai le storie senza fare storie
non diventi uomo se ti inventi nuovo
ma ciò che fanno loro rimane da solo
ma non c’ho cazzi che mi batti, senti come suono
faccio che vendi i denti d’oro e ti cerchi un lavoro
milano è giungla e io abbatto la concorrenza
sì, tipo me ne sbatto se questo ti turba
e anche se vengo da fuori, gioco in trasferta
ad ogni rapper che batto ti esulto sotto la curva
ad occhio e croce qua non duri molto
sali sul palco che sei già di sotto
sul mic ci rocko, ti sbilanci troppo
pulito per la strada come una scirocco
faccio ciò che mi pare come un super santos
super zarro, ricordo che ero super santo
ma nel centrocampo sono più ricardo
alzo le dita al cielo con lo smoking bianco, boya


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