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lirik lagu nemico - sulla pelle

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ho superato ostacoli e ho vinto sulla vita
perciò non soffro facilmente, è l’abitudine
conosco quel sapore che ti lascia una sconfitta
non chiudo più i miei occhi, mai, neanche in solitudine
il tempo corre in fretta, lotto con la lancetta
mi hanno messo alla prova e mi messo un’etichetta
b-tto il calendario e non vedo giornate scure
non contavo i giorni ma le mie disavventure

e ne ho affrontate tante! fin da quando ero un bimbo
avevo pochi anni ma non sono stato piccolo
ho rischiato di morire e sono stato anche in pericolo
se ci ripenso adesso mi gelo e mi viene un brivido

giornate grigie e cupe, sempre sotto una nube
pioveva ma non mi rifugiavo sotto le cupole
ho affrontato tutto, non conosco le paure
i raggi di sole li vedi meglio con le nuvole

perso tra gli sbagli, non vedevo la luce
ho sempre amato tanto solo ciò che mi distrugge
non mi tiro indietro avanti alle difficoltà
qua sono andato avanti e ora più niente mi riduce
e ammetto che pensavo di non farcela
la vita fa il suo corso, se sei duro non ti emargina
sempre allo stesso posto, sempre cambiato pagina
il destino non esiste se non c’è una fine tragica

rit
quando non ci sarò più
senti le mie canzoni
io non ti parlerò più
ma sentirai le mie emozioni
sulla pelle incido
cose che fanno parte di me (parte di me)
affogo nell’ inchiostro nero
tra tatuaggi e penne

bridge
lo scrivo sopra un foglio
lo incido sulla pelle
lo scrivo sopra un foglio
e lo incido sulla pelle
lo scrivo sopra un foglio
lo incido sulla pelle
lo scrivo sopra un foglio
e lo incido sulla pelle

non voglio essere figo, voglio essere un esempio
perché tutti hanno il diritto di combattere col tempo
la vita mi ha insegnato e io dovevo stare attento
non si è ancora spento il fuoco dentro che alimento
ho bagnato fogli, cuscini di ospedale
ciò che solo la musica riusciva ad asciugare
nel petto stavo ardendo ma negli occhi avevo il mare
ma tante le giornate in cui non sapevo nuotare
brutti periodi, mi sembrava una gita
non è mai di p-ssaggio ma è il mio viaggio che continua
parlo spesso di traguardo dove c’è felicità
stavolta non volevo vincere ma avere una rivincita
ecco spiegato se mi tatuo così tanto
il dolore di quell’ago è il più leggero che abbia mai provato
da piccolo la timidezza, non mi ha premiato
poi sempre detto cose in faccia e mi hanno isolato

non mi aspettavo aiuti, non ero più paziente
ho aperto gli occhi e di nuovo non c’era niente
ho fissato il soffitto di troppi ospedali
mi sono detto “nemico non deve perdere” (mai!)
da bambino gridavo ma non aprivo mai la bocca
ero quel ragazzino che teneva tutto dentro e dopo un po’ scoppiava proprio come fa una bomba

rit


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