lirik lagu mvm - pesce latitante
“ciao pescegatti!”
[verso 1]
sono un pesce latitante un pochettin piccante
stupro gamberette e violento le seppiette
alla medusa di quartiere le sollecito i tentacoli
nella vetta del piacere ci son solo pinnacoli
quei paguri stronzi mi rovinano la vista
andatevi a mangiare le lumache sulla pista
prima che mi spari plankton in endovena
o che la mia vescica natatoria vada in cancrena
[ritornello]
sono un pesce latitante
aerosilurantе
sono un pesce latitante
[verso 2]
pеrfino le sirene scappano da me (perché)
nuoto dritto verso la loro mariana trench
le strappo via la lingerie di corallo
poi quest’ingrata mi sbatte via con quella coda da sballo
e allora finisco in un quartiere di murene
predatrici agghiaccianti, quasi delle aliene
con quelle zanne faringee mi macellano di brutto (ma)
poi penso: “chissà se sanno fare un bel succhiotto”
mi riprendo e nuoto verso un diner li vicino
un posto pieno di merda di moscardino
uno dei presenti mi guarda in faccia e
mi sorride, mentre tira fuori un’ascia
quello mi conosce, mi vuole fare fuori
per quella lauta ricompensa, fottuti ammonitori
la sogliola incazzata si fa avanti, ma
non prima di aggiungere altri aggravanti
[ritornello]
sono un pesce latitante
aerosilurante
sono un pesce latitante
sono un pesce latitante
allucinante
che cosa vuoi da me
fammi ammazzare quel che c’è
[verso 3]
tiro fuori il mio coltello e glielo pianto dritto in faccia
adesso sarai più brutto di un pesce di bisaccia
e allora scatto via fuori di li
veloce come un polpo o forse un colibrì
mi cercano, i barracuda vogliono il mio culo
tento la fuga verso la mia medusa
quella mi protegge, mi nasconde il bottino
e poi se le va mi fa pure un bocchino, ma
qualcosa non va, quella non mi guarda
se ne frega, se ne sbatte e se la ride e se la canta
ho capito, fottuta bugiarda
questa troia ha chiamato il 190
allora i barracuda sfondano la porta di casa
mi intimano di abbassar la guardia
come un totano me ne sbatto e gli punto addosso il ferro
loro apr~no il fuoco, ratatatatta
e il becchino disse: “domani lo sotterro”
[ritornello]
ero un pesce latitante
aerosilurante
ero un pesce latitante
allucinante
ero un pesce latitante
aerosilurante
che cosa vuoi da me
fammi ammazzare quel che c’è
[outro]
“e quindi eri un giovane delinquente eh? avanti, raccontami ancora della medusa…”
“no ora basta pesce spada cinese! non hai altre anime dannate da importunare?”
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