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lirik lagu musashi a.k.a eugen de silentio - eccentriche visioni

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[strofa 1]
cigola una sedia a dondolo in fondo al mio cuore
ridestandomi di soprassalto mentre annaspo nel sudore
danzano carogne di poeti
espongono le costole, fieri sogghignan digrigando orrendi denti
si dispongono in cerchi concentrici attorno al mio corpo
che non controllo ma penzola sordo
a guisa di lingua inaridita dall’arsura
una bambina inorridita mi confida che ha tanta paura
il vecchio saggio dal volto di gatto
m’attende da tempo immemore all’ombra del grande cactus
voci umane dalle fauci del coyote
sotto il cielo arancio dal terreno emerge un totem
m’accascio su un fianco, l’humus rosso pare deglutirmi
ossessionato dagli strilli delle erinni arranco verso il peristilio del tempio di apollo
infestato dai condor che mi osservano leccandosi gli artigli

[ritornello]
eccentriche visioni si susseguono macchiando d’amaranto il bianco immacolato del manto di pegaso
il verbo si è fatto carne putrescente, spettri del peyote, larve, tentacoli come sciarpe avvolgono la mente
eccentriche visioni si susseguono macchiando d’amaranto il bianco immacolato del manto di pegaso
il verbo si è fatto carne putrescente, spettri del peyote, larve, tentacoli come sciarpe avvolgono la mente

[strofa 2]
filastrocche consumate in lingue morte consonantiche
risuonano negli antri bui delle falesie atlantiche
congiure di odalische presso i palazzi dei satrapi
cavalli andalusi corrono lungo il guadalquivir
stringo le mani gelide della mia sposa morta
le sorrido un’ennesima volta senza una risposta
vibrano i contorni della mia ombra
e le lenzuola si tramutano in bolgia limosa d’oltretomba
scariche elettriche percorrono il midollo
doppio sette risultante dal lancio dei dadi del jumanji
ho crani di macachi essicati appesi al mio collo
e dò carezze a una bandiera nera che mi lecca le falangi
ritratti ad olio di antenati fra cornici d’oro adornano il corridoio del maniero e ammicano
sul calare della luna vige ancora il buio pesto e con orrore io realizzo d’esser sempre stato desto
[ritornello]
eccentriche visioni si susseguono macchiando d’amaranto il bianco immacolato del manto di pegaso
il verbo si è fatto carne putrescente, spettri del peyote, larve, tentacoli come sciarpe avvolgono la mente
eccentriche visioni si susseguono macchiando d’amaranto il bianco immacolato del manto di pegaso
il verbo si è fatto carne putrescente, spettri del peyote, larve, tentacoli come sciarpe avvolgono la mente


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