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lirik lagu metal carter & cole - senza chiedermi

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[intro: fabri fibra, metal carter & cole]
a volte ho l’impressione di avere delle voci dentro me
che girano, parlano, ridono, mi prendono per il culo
società segreta
pezzi di merda
propaganda records
eoh, questo è il t. cazzo di klan
c.o.l.e rapper
metal carter, ff
yo, check it out, that’s the real sh-t

[strofa 1: cole]
io vorrei tanto fosse tutto falso
tutto un sogno, cazzo, il giorno che mi alzo
amici mia fuori dalla gabbia, in gamba
riprende doppio di quello che gli manca
i soldati tutti vivi, scrivi tutto ok
momenti che respiri, io vi rivorrei
se li tocchi azioni meccanismi collaudati
vivere ‘sta vita, commettere reati
vita nelle nostre mani, anche se da cani
disumani, messi contro dagli infami
sputtanati, registrati sui telegiornali
violenza con le ali deforma le mie mani
inporta ai magistrati e delegati agli apparati
numeri di file, problemi archiviati
dati incrociati senza avvocati
spinti alla violenza, siamo osservati

[ritornello: metal carter & fabri fibra]
nato nella violenza
senza, senza chiedermi mai che c’è
cresciuto, cresciuto nella violenza
senza, senza chiedermi mai perché
abituato, nato e cresciuto lontano dall’insieme
non sono abituato a stare bene, bene
nato e cresciuto lontano dall’insieme
non sono abituato a stare bene, bene

[strofa 2: fabri fibra]
non faccio nulla per l’hip hop, è l’hip hop che fa per me
non faccio il grosso, non sono il grossista
faccio parte della crew mai vista
questa societa segreta è malata e fa -aaah-
faccio cannoni grandi come irene
occhi rossi come vasco, fumo il nero come franco
chi è franco? da parigi a milano con un franco
lucifero affranto, lo affronto
sotterro sogni morti al tramonto
occhi che smonto, poi li confronto
in questo racconto a te non ti conto
musica italiana arrangiata
siamo la cronaca della sua morte annunciata
antrace nell’aranciata alla modella slanciata
te la scopi con una manciata
prendi questa rima al volo, l’hai mancata
ogni cosa che dici a lavoro, che minchiata
poeta polemista, apripista
apri gli occhi, il male è un punto di vista
il fumo dell’industria che ci ha messi in croce
quando mixi questo pezzo, alzaci la voce
la gente è pazza, protesta in piazza
arriva la pattuglia e se parli ti ammazza

[ritornello: metal carter & fabri fibra]
nato nella violenza
senza, senza chiedermi mai che c’è
cresciuto, cresciuto nella violenza
senza, senza chiedermi mai perché
abituato, nato e cresciuto lontano dall’insieme
non sono abituato a stare bene, bene
nato e cresciuto lontano dall’insieme
non sono abituato a stare bene, bene

[strofa 3: metal carter]
occhio, il mio orologio si è fermato
non calcola più il tempo che è p-ssato
capo, non mi romper i coglioni
vai a finire come il quattro di bastoni se mi sp-cchi i coglioni
state buoni, la politica fa la gioia di chi litiga
e non voglio avere a che farci
tu devi odiarci, ma noi suoniamo solo suoni marci
e mettiamo le cose in chiaro a calci (eoh)
e tutti mi sp-ccano il cazzo con “pagliaccio di ghiaccio”
maledetti voi e quel pezzo che ho fatto
resto in trasmissione per la loggia nera
ogni storia crea bufera, perché è una storia seria
non sono abituato a stare bene
sputo veleno come viene viene
ascolta me prima che sia troppo tardi
un maleficio grava su tutti voi b-st-rdi
secco, non scambiarmi

[ritornello: metal carter & fabri fibra]
nato nella violenza
senza, senza chiedermi mai che c’è
cresciuto, cresciuto nella violenza
senza, senza chiedermi mai perché
abituato, nato e cresciuto lontano dall’insieme
non sono abituato a stare bene, bene
nato e cresciuto lontano dall’insieme
non sono abituato a stare bene, bene


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