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lirik lagu maut - corri

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[intro]
se… ah…
c’è maut
c’è rancore
c’è mr.cioni
r a n c o r e

[verse 1: mr.cioni]
qui niente è a posto
la tranquillità non la conosco
se la vuoi devi pagare perché tutto ha un costo
ed è per questo che in questo posto
giro losco e in tasca un ferro nascosto
(intascalo!)
cosa? la criminalità qui è di casa
se per campare smerciano roba che gasa
qui l’onestà pesa come ghisa
la verità quando arriva non avvisa
è come un cane quando sbrana l’osso
chi ha sbagliato qua ha i suoi segni addosso
e non avere rimorso
dai dagli un morso
dai dagli addosso
anche se è più grosso
qui non si gioca con la mala
ho visto tornare indietro, ma in una bara
se qui si sbaglia non ci si impara
se qui si sbaglia s’ammazza, qui ci si spara

[chorus: maut]
sono storie di quartiere, vita di periferia
è la roma di chi viene e di chi deve scappar via
di chi già conti in sospeso, conta poi di uscirne illeso
di chi di vive da incompreso e sulla schiena porta un peso
chi non s’è arreso ha preteso bruciando un credo
ed ora è disteso ed è indifeso e in mano ha nulla di concreto
chi vive in segreto, chi non può tornare indietro
certe storie io le schivo, non le vivo ma le vedo

[verse 2: maut]
in compagnia del ferro (no tiziano) vai piano
nel mio quartiere sere nere per gli infami pestati a dovere
mani su pere e qui pere sopra le braccia
la b-tch col magnaccia lo capisci dalla faccia
danno la caccia a chi sp-ccia per sopravvivere
l’ambiente qua è tagliente per questo mi trovi a incidere
qua vipere libere attratte dal soldo facile
irruenta violenza scagliata su un corpo fragile
dai, dammi le pagine o i dettagli di un immagine
chi sputa nel calice e poi piangente sotto a un salice
fuori dal margine tra marci emarginati che
piangono sé stessi e i complessi dei loro stati
ti chiedi chi sono stati qua i dannati danno guai
vita insana per la grana che strozza tipo usurai
scotta se non lo sai, poi non puoi tornare indietro
l’ambiente resta tetro e mi scanso di un altro metro

[chorus: maut]
sono storie di quartiere, vita di periferia
è la roma di chi viene e di chi deve scappar via
di chi già conti in sospeso, conta poi di uscirne illeso
di chi di vive da incompreso e sulla schiena porta un peso
chi non s’è arreso ha preteso bruciando un credo
ed ora è disteso ed è indifeso e in mano ha nulla di concreto
chi vive in segreto, chi non può tornare indietro
certe storie io le schivo, non le vivo ma le vedo

[verse 3: rancore]
corri, sotto un cielo nero e la pioggia che cade, adesso
corri, occhi semi chiusi e il buio che ti invade, adesso
corri, le luci spente, le porte serrate, adesso
corri, sulle strade tra le semicarreggiate, adesso
corri, punta un po’ più in alto, in alto
pensa che c’è tutto un mondo fuori che può darti molto altro intanto
corri, pure se sei stanco lascia tutti quanti indietro
un vero lupo è un lupo con o senza branco
al mio quartiere ‘n se rimorchia
e c’è un silenzio tale che pe’ andare in discoteca vai in parrocchia
ma alcuni dicono però che il bello è che risponde
adesso giri per tufello ché rancore è ancora wanted
tu segui la strada che ti indico
so che sai che oltre ‘ste nuvole c’è ancora un cielo limpido
e ora vai, vai oltre i palazzi, oltre le torri
oltre le lacrime e il sangue
c’hai le gambe e allora: corri!


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