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lirik lagu matsby - lucciole e sanguisughe

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[testo di “”]

[intro]
non ero più in me
è assurdo: vedevo ma non guardavo
ma adesso so che
al buio ci vedi tutto oscurato

[strofa 1]
faccio a botte col mondo a mani nude
poche lucciole molte sanguisughe
un vampiro condisce sangue al sugo
però se c’è il sole muore subito
sono già in piedi dalle quattro e mezzo
ho sonno arretrato più sonno di adesso
ho mal di testa e non ho l’oki task
guardo l’agenda e vedo troppi task
non voglio andare in down o in burnout
come durante il lockdown
un leone in gabbia, ma addomesticato, fatto a pezzi come pane guttiau
io chiedo scusa se ho torto
e non rubo una fetta di torta
piuttosto compro una panarеllina
però non soffio sulla candelina
non ho festеggiato mai il mio compleanno
i miei compagni le feste in giardino
se nasci in inverno
tu non puoi farlo perché il buio viene già di pomeriggio
io sempre stato educato e distinto
però ho soffocato l’istinto
dentro una fossa tipo sottoterra
non riesco ad uscire e non respiro
mentivo, come abbandonato ad un destino
meschino
però non ci credo credo solo in me ora che scrivo
e non cestino
non esiste la bacchetta magica alla mago merlino
cretino
nella vita solo tu fai i conti con te, falli benino
benino
[bridge]
non ero più in me
è assurdo: vedevo ma non guardavo
ma adesso so che..
al buio ci vedi tutto oscurato

[ritornello]
basta
non ho tempo e non serve la calma
ho fame non per colpa di una canna
aggiungo un po’ di pepe, olio e sale
a questa pietanza
da quando i giorni chiusi in una stanza
mi hanno solo reso chiuso e basta
corro finché l’ossigeno manca (finché l’ossigeno manca)

[strofa 2]
corri, corri
siamo circondati di orbi e folli
tutti che vogliono soldi e fogli
chissà cos’hanno di sogni, sogni
voglio ripetere in delay
fanculo l’hype e anche i like
guardi lo specchio e poi chi sei
‘fanculo l’hype e anche i like’
smetti di forzarti fai solo ciò che ti piace
è centrale
è una difesa, ma una muraglia
beckenbauer
non entrate
sono stato in un limbo per settimane
un po’ come quel girone infernale
sotto le coperte come d’inverno però a trenta gradi
e d’estate
[bridge]
non ero più in me
è assurdo: vedevo ma non guardavo
ma adesso so che
al buio ci vedi tutto oscurato

[ritornello]
basta
non ho tempo e non serve la calma
ho fame non per colpa di una canna
aggiungo un po’ di pepe, olio e sale
a questa pietanza
da quando i giorni chiusi in una stanza
mi hanno solo reso chiuso e basta
corro finché l’ossigeno manca (finché l’ossigeno manca)


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