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lirik lagu machu-arroddugo - vitamina m

(ajo pireddu ma vieni, ubriacone di merda)
(eh bravo bravo vai a dam, io la sardegna non la mollo)

(arroddugo)
sono di bidda ma a cagliari ci scendo quando voglio
partitella all’ossigeno, panino dal caddozzo
vedo qualche nennino che mi fa lo sguardo losco
maglietta armani stretta, così si sente grosso

rubata insieme a marco carta dalla rinascente
io invece rubo solo ai negri dalle bancarelle
spritzino in piazza yenne, sempre pieno di gente
mi sposto al colibrì frago di ascelle si sente (arroddugo)
pudesci persi tipo laura cartone
mi faccio una dose insieme a checcoglione
vado alle domus de janas e mi mangio una seadas, brentixedd’ebbirra sembro un ciccione

faccio pena, sonia due e~
punta di peso, joao pedro nené
premio n0bel, grazia delé
non sto in un palazzo, sto in un nuraghé

spagnoli di origine, ajo tutti a barça
tutti appoddati che sembra la quarta
ho brutta voglia, mica ho la nausea
no continente, questa è la mia casa

pecorino e culurgiones, non mi metto a dieta
ballo il ballo sardo a ritmo delle launeddas
c’è un incendio a monserrato, ha preso fuoco una corriera
(machu)
l’ho letto su casteddu online dove ogni notizia è vera

non sono italiano sono indipendentista
lo dico in sardo che non è dialetto é una lingua
per tradizione stupro capre tipo garrincha
rossoblù, religione oro incenso e minca

già lo sai che l’estate è casteddaia
fisso a gente appresso con la punto che si squaglia
no non accetto grazie voglio solo una paglia
beviamo, cantiamo cambio voce tipo palla
rallento, (hey) riprendo (hey)
ci vediamo al merlo mica allo sciabecco (hey)
tanto al room non ci entro
fallendo in pgrandi ma va bene lo stesso

ogni frase 4 minca e una bestemmia siamo in sardegna
pure a mattarella dico solo eja
scappo ma resto fedele barella
machu e fabio meglio di un’allerta di zedda

se ci chiamano pastori neri come i 4 mori
puntiamo alle stelle tipo su componidori
brutti urli t’arrori grezzi e pure terroni
voglio un’ichnusa alla spina fanculo al tuo gin tonic

ubriachi a vino cannonau e vermentino
canto nanneddu meu sull’altare di sant’efisio
poi mi spoglio a mamoiada che pure ai mamuthones parte il riso
faccio l’inchino di schettino sullo scoglio di peppino

(minchia e lascallonisi, ajo ma diaderusu…mi~mi~mi, sono quei due coglioni ne hanno fatta un’altra, da da mo du fatzu biri deu)

(eminem)
il mio spagnolo fa cagare ma tu hai due gran meloni
sono sardo, maialetto pruzza e peperoni
stiamo in alto sempre come i balconi
invece camminiamo nella street dei palazzoni
le fraga il pinnaccio ma non mi spaventa
possiamo andare ovunque terza quarta o sesta
che sono in piena, sono sempre a manetta
anche se sono fuso tranquilla che si arretta

in ctm oppure a pei
riconosci i sardi in giro peggio degli ebrei
tuffo alle bullonate
non a costa rei fumo giarrone e copertone, mica lemon haze

tu mi tieni la mano sulla rambla
ma mi si gonfias lo cojones se ti sviso il panta
e se il cuggi guarda male senti urlare quartu e santa
ti scendo la cricca, solo gente marcia

(ragazzi forza italia noi non molliamo cazzo, noi non molliamo)

- lirik lagu machu arroddugo

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