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lirik lagu mac myc - fino al collo

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[verse 1:heskarioth]
io sono la leggenda, la coscienza sporca di una città morta, una vendetta, una stagione maledetta che bussa alla vostra porta
una ferita aperta e non si scorda e per chi sporca la storia col sangue dei vostri figli è certa la forca
torna alla memoria il grido, di un bambino ucciso il mio migliore amico, tramort-to, abusato, fatto a pezzi e messo in frigo
un individuo normale è un potenziale pervert-to, una linea tra pensare e commettere un omicidio
io non ti son gradito, già lo vedo dal tuo viso spento, beh fuori non sei un granché m’han detto che sei bello dentro
lo vedo mentre ti sventro, ti entro dentro, smembro gli arti, faccio scempio, delle tue carni mentre stai -ssistendo
al compimento della mia creatura, cucendo lento ogni lembo di carne con cura con punti sutura è dura
-ssemblo il membro sotto il mento e offendo la natura, un angelo nero spiega le ali oscure al cielo e la gente ha paura
della puntura, di chi infetta col male e vende la cura, dell’orrore ordinario che tortura
al notiziario tra spot cultura e servizi spazzatura, la mia faccia nelle foto farà la sua porca figura
tra presidenti delinquenti, terroristi, ministri, c-cktail di stronzate date da bere a poveri cristi
dementi tristi in psicoterapia e in catatonia in corsia, e che si ficchi, quella cazzo di rosa nel culo cristicchi
tocco picchi di depravazione, per te deplorevole, per me p-ssione carnale si sa che, la carne è debole
è già carnevale il pranzo in cucina con il carnefice, vuoi, farne parte è una carneficina senza regole
sei debole, scapperai via qua chi ti rintraccia, chiamerai la polizia suonava come una minaccia, sei sicuro?
scapperai via, vorrei vederti in faccia, mutilato senza anestesia domani senza gambe e braccia!

[rit]
il giorno p-ssa sempre troppo in fretta, senza ragione, frustrazione, e la mia testa pensa con voci d’altre persone! e se
tutto questo non fosse solo finzione, un’invenzione, o dio! dammi tu una soluzione!
tu crepa, va all’inferno e fa il mio nome! ho una bestia da sfamare,una pulsione da soddisfare!
perché la vita non t’ama, la vita è una sporca sgualdrina, oggi ti, scopa la carne col coltello da cucina!

[verse 2:macmyc]
io sono la goccia di sudore freddo sopra il vostro viso, lo schizzato deriso, il deviato con la rabbia in faccia e il sorriso, ehi
quindi avviso, la rispettabile clientela che il male ha deciso, il prossimo che verrà ucciso
e’ qui, per fare a pezzi la vostra famiglia, irrompe alla tua festa e in mano tiene la testa di vostra figlia
sul divano mamma -ssiste e già lo so che penserò ai cazzi miei, ci giocherò, prima di prendere anche lei
ed è triste, papà tornerà tardi, e il fratellino chiuso in camera guarda in tele scopare gli altri
entro nei sogni dei più calmi, e li trovi al mattino in casa del vicino col sangue sui palmi
no, non puoi calmarmi, puoi mandarmi altrove, divoro i cadaveri e di nuovo non trovi le prove, ora
il re dei morti vive, strappa la bibbia, ha una tibia intinta nel sangue con la quale scrive
è, è dentro la mia mente, ride e non vuole lasciarmi, dono anime affinchè non possa torturarmi
e chi, chi può fermarmi, voi? voi no di certo, è certo l’incesto e amo le fiamme per questo
e poi, cambio tempo e resto fermo, leggi il mio l-b–le è la chiave per dare vita al tuo inferno, e, se questo è troppo truculento
io non so che farci fratello qua sarà notte in eterno
sogno una terra dominata da artisti, ninfomani, m-s-ch-sti, insieme a legioni di teppisti
sevizio la barbara d’urso dentro a una stanza di lusso e poi svuoto i coglioni alla basic instinct
beh, con me rischi il, m-ssacro dentro la tua doccia, un lago amaranto è il male che l’odio sfoggia
oggi c’è solamente un altro fiore nero che sboccia, con la bolgia, come madonna e il mondo è un’orgia!

[rit]

[verse 3:heskarioth]
posso chiederti il permesso di perdere il controllo, stiamo in una stanza chiusa con il sangue fino al collo
un’ascia lascia sul collo la scia di sangue, e giù, nella via i lampeggianti blu della volante
e proprio in questo istante non puoi perdermi l’orgoglio, mentre questa lama fredda ti sta accarezzando il collo
un’ascia lascia la scia, la tua ora non aspetta, ha fretta, accetta questa accetta e la finiamo in fretta!


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