lirik lagu swelto feat. pathos – insetti dentro l’ambra
un’altra alba dietro questo cielo di carta
un’altra fiamma e sento freddo, l’amore scalda
un’altra storia che si strappa come quella calza
per risvegliarsi intrappolati, insetti dentro l’ambra
ed io che mi chiedevo se ce l’avrei fatta
provo un po’ di sollievo se l’istinto balla
tanto sai che il cielo a volte si ribalta
per questo sul serio torneremo a galla
se quest’alone d’ansia fosse solo un lume
potrei vedere il tuo costume
prendere di corsa quelle curve
e alla fine del tunnel
uno strapiombo sulle piume (piume)
alla ricerca del mio tempo e del mio io
nel tempio dell’oblio, ho imparato a non scappare da un addio
la sofferenza va vissuta in pieno
un bicchiere di veleno
che amplifica ogni eco
prima attraverso varie fasi
senza alcun criterio
volando sulle basi in cerca di un rimedio
che poi con certe frasi ci rimani sveglio
tu dimmi cosa pensi per sentirti meglio
queste ragazze mi faranno uscire pazzo
vogliono cambiarmi
vi attaccate al cazzo
non voglio limitarmi, questo è il mio spazio
sto solo cercando un’altro sprazzo di entusiasmo
un’altra alba dietro questo cielo di carta
un’altra fiamma e sento freddo, l’amore scalda
un’altra storia che si strappa come quella calza
per risvegliarsi intrappolati, insetti dentro l’ambra
ed io che mi chiedevo se ce l’avrei fatta
provo un po’ di sollievo se l’istinto balla
tanto sai che il cielo a volte si ribalta
per questo sul serio torneremo a galla
steso sull’asfalto
stento ma sto respirando
la luna gelida mi sputa il suo bagliore bianco
che cola a terra dolcemente, lentamente -ssieme a ciò che resta del mio cuore freddo, spento, inerte
questa gente di merda
t’accoltella col sorriso in faccia poi ti schiaccia con l’ indifferenza
fino a farti gocciolare l’anima sul suolo
ti giuro fuggire nei boschi come th-r-au! metti giú ste mani
leggere come brezze
non temo i pugnali
ma le tue carezze
l’amore scalda ma non di certo il tuo
che porta seco la tempesta
e non la calmi manco con la fluoxetina
io agogno la mattina
ma sto sprofondando
tra un po’ il mio cielo
sarà la brina
io sono un chiosco di giornali
il fato è bombarolo
aspetterò la pioggia per non piangere da solo
un’altra alba dietro questo cielo di carta
un’altra fiamma e sento freddo, l’amore scalda
un’altra storia che si strappa come quella calza
per risvegliarsi intrappolati, insetti dentro l’ambra
ed io che mi chiedevo se ce l’avrei fatta
provo un po’ di sollievo se l’istinto balla
tanto sai che il cielo a volte si ribalta
per questo sul serio torneremo a galla
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