lirik lagu latrelle (ita) - 4:30 a.m. (live session)
[testo di “4:30 a.m. (live session)”]
[intro]
uh
quattro e mezzo, in giro tutto messo, yah~oh
puzzo d’erba come un chilo d’erba, ehi
ogni sguardo può essere frainteso, yah
ogni barra una roba sottesa
noto le sottigliezze, le sottili differenze
infatti non sorridi sempre anche se sembrerebbe
mi hai colpito al basso ventre
fanculo, io incasso bene
fanculo, le incastro bene
amo il mestiere del rapper
[strofa 1]
mi chiedi: “sei messo bene?” rispondo: “normale, ho quello che ti serve”
ne ho accesa una da subito uscito dalla psichiatra del sert
ho fatto un altro sogno, era lucido, non posso dire lo stesso di me
ma posso dire lo stesso del mezzo, cambierò metodo, cambierò scheda, non cambio
cambia il modo in cui veder le coincidenze solo se le vivi
mi hai tolto il malocchio e poco dopo ho firmato il big deal
sputo rospi, non li ho mai digeriti
te sei rrosbi tiri ciò che confischi
c’ho dei conflitti, non riesco a conviverci
grazie al cazzo che chiudo i confi’
grazie al cazzo che non ci capisci, sembra che rappiamo ad endecasillabi
non chiedermi i deca, sucaminchia, la mia canna non pesa meno di tre g
credici se dico: “odio la droga”
ho un frate ammazzato, l’altro suicidato
io ero solo traumatizzato, ma pa’ è morto convinto che ero in roba
[ritornello]
e quando vuoi, dove vuoi, possiamo unirci ancora
nodi nella gola li sciolgo col flow e
nuoto nei pensieri, è mare forza nove
fatti i cazzi tuoi, noi ci facciamo i nostri, yeh
quattro e mezzo, in giro tutto messo, wow
puzzo d’erba come un chilo d’erba, ehi
ogni sguardo può essere frainteso
ma non lascerò spazio a nessun fraintendimento
[strofa 2]
dici cose, non le pensi davvero
ma per adesso posso superarlo
ogni mio pensiero subitaneo
tu l’hai fatto in modo simultaneo
forse mi odio, forse non lo faccio
forse era meglio mollare ‘sti forse del cazzo
forse è meglio che dormiamo che se lo facciamo, facciamo le quattro
dose letale di farmaco, ho preso il dolore, l’ho catalizzato
il mio cuore è transennato, per questo ho lasciato che fosse il mio palco
la fai fumare, poi scappa, normale, quel pacco fa lanzo
pato alexander, per come la piazzo
paradossale il modo in cui ci amiamo
uno sguardo indelebile spesso non ci basta ancora
una cima viola e ce la b~tto intera
c’ho il back in bocca, mangio sempre la foglia
se vuoi farci devi metterti in coda
c’è ancora una fila della madonna
so di che cosa sanno i pugni in bocca
io c’ho la faccia di chi se li ricorda
[ritornello]
e quando vuoi, dove vuoi, possiamo unirci ancora
nodi nella gola li sciolgo col flow
e nuoto dei pensieri, è mare forza nove
fatti i cazzi tuoi, noi ci facciamo i nostri, yeh
quattro e mezzo, in giro tutto messo, wow
puzzo d’erba come un chilo d’erba
ogni sguardo può essere frainteso
ma non lascerò spazio a nessun fraintendimento
[outro]
no
uh
ma non lascerò spazio a nessun fraintendimento
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