lirik lagu laclass - syrio
[testo di “syrio”]
[intro]
il cielo è sereno mentre sto guardando sirio
mentre sto guardando sirio
[ritornello 1]
sto guardando sirio, serio
la prima della sera nel cielo
ho fretta come un passeggero
‘sta fame resta, non è passeggera al pensiero
è d’oca la mia pelle, ciò non tocca la mia penna
sto correndo le scale tre a tre
con la luce del telefono, non si vedono stelle
e a sentire come parli quattro mura fanno i tuoi confini
per fortuna ho ricevuto aiuto lungo i miеi cammini
[strofa 1]
ho i crampi allo stomaco, il posto in cui suonerò
la suoneria a zero ma tеmo davvero mi distrarrò
vista fra, non mi fotte di ‘sta qua
non sono in lista ma, non c’ho visto male, sogno vista mare, ah
quarto rintocco, faccio un quarto di troppo
c’ho l’amaro in bocca dato da un quarto di rosso
la corda se si spezza, fra finiamo culo a terra
dalla consapevolezza nasce il rimorso
‘sta ‘provi mi attrae come gli opposti
sono stato a san gallo, in ville e giù in provincia
a mornago nei posti
è da pazzi [?] incalza il piano sotto le mie note
asfalto sotto le mie suole, affranto e grondo sotto al sole
solo il vincente valorizza il sudore
questa dawee non mi anestetizza l’umore
un fra se è in sbatti, in piazza appizzerà un cannone
non cercherà rimedio nel consiglio di persone
le scelte fanno prendere coscienza, non perdere occasioni
le certezze da finte opinioni e come
se non rincorro il sogno, incorrerò a sanzioni
incontrerò persone senza averne più bisogno, ora
teste calde a testa bassa
il caldo del cairo non basta fra
class presto in cassa, fa presto a batter cassa
detti di provincia fortificano [?]
sto scrivendo peso, sto vivendo storie
fra ne sento il peso spero ne valga la pena
brother piega, come il vento in bufera
ho il turno di notte, otto rotte, via all’ora di cena
cartelli stradali qua fanno confini territoriali
non è normale ma ragioniamo da cani
pr~nti a ringhiare
contro chi prova a spostarci gli equilibri e deturparci gli ideali
strade fanno da contorno a boschi innevati col freddo
griglie d’estate, vino d’inverno
vini dal brasile, lo sento ci sta seguendo
anche se di mezzo c’è l’oceano
[ritornello 2]
sto guardando sirio, serio
la prima della sera nel cielo
ho fretta come un passeggero
‘sta fame resta, non è passeggera al pensiero
è d’oca la mia pelle, ciò non tocca la mia penna
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