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lirik lagu kal-l - ragnarok

ho ricaricato le armi, prova tu a fermarmi
se riesci a penetrare, ho pelle dura come i marmi
incido la mia vita a fuoco sopra i quattro quarti

una spada riforgiata con il sangue dei vampiri
la mia mano la brandisce, a ogni fendente crea sospiri
morti senza colpa per sfuggire ai tuoi raggiri
faranno quadri e affreschi disegnando i miei martíri

il primo era brutale, questo è il vero ragnarok
brani come lupi in una gabbia che ti sbranano
venuto a trucidare dalle bianche coste a valinor
sogno fuoco e fiamme e spero solo presto accadano

io contro tutti voi, un falco contro gli avvoltoi
volo -ssai più in alto, puoi provarci quanto vuoi
sento il sole sulla schiena e non mi curo più di voi
scendo giù in picchiata come lame dei rasoi

anche se poso la lama qua la lotta sembra impari
mi basterà una corda ad impiccarvi sopra l’yggdrasil
fra ti brucia il culo? prova un po’ con l’infasil
devi uccidere qualcuno? mandagli un messaggio e linkami

ho portato i visigoti questa volta a saccheggiare
con le teste dei nemici ci riempiamo sacche e giare
pesci senza scampo, già li vedo boccheggiare
gli faccio lo scalpo e dopo b-tto ciocche in mare

mare mosso non sono due canzoni, è il mio destino
cosa pensi sia più truce, il mio sabba o il tuo festino?
potrei farli fuori con le rime che ho b-ttato nel cestino
ed impiccarli sviscerati con il loro intestino

quando guardo queste lande sono solo fiamme d’ira
un altro infarto fulminante tra le spiagge bianche d’iran
a cosa serve essere forte se sei vetro? khedira
questo testo spezza dita e non mi arrendo come l’ira

ho il protocollo da combattimento, ora posso mostrartelo
nel cuore un carro armato perché sai vengo da cybertron
resistenza armata contro fascistoidi, sono charles de gaulle
io pazienza nada per i vostri introiti, sono il panico

tanica di pece dritta sopra i loro volti
raffica di frecce spinta contro umani stolti
marciscono per strada i loro corpi dissepolti
per la rabbia ti consiglio ancora almeno quattro ascolti

sai che spargo sangue ed è per questo che mi ascolti
se i miei versi sono truci è perché danno voce ai morti
da marco fino a tommi, ho dedicato questo a molti
lascerei la spada per riaverli qui risorti

[outro]
ai miei amici, per sempre con facce d’angelo
cervi bianchi sul cammino in caso i fiori non bast-ssero

- lirik lagu kal l

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