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lirik lagu kaesar - quelli che vanno / quelli che restano

[quelli che vanno]
tic tac il tempo fugge e fuggo anch’io che restare indietro è tirarsi la zappa sui piedi
la città è cambiata questa notte, ed ora è piena di cantieri tanto che puoi già b-ttare la mappa di ieri
in cielo vedo aerei e ne invidio i p-sseggeri perchè vorrei anch’io partire e dimenticare i problemi
viaggiare aiuta ad essere leggeri, ad ampliare gli orizzonti e fuoriuscire dagli schemi
se parti cambi tutto cambi vita cambi aspettative
cambi giri, cambi studi e cambi prospettive
fare il pieno di esperienze positive e negative
perchè conoscere meglio è avere più alternative
so che partire è un affanno
che non puoi sapere mai le cose come andranno
i conti si faranno a fine anno e le esperienze sono come un guadagno se sto con quelli che vanno

[quelli che restano]
mi trovo in mezzo a due fuochi non posso tirarmi fuori
i miei dubbi scavano solchi ripenso a tutti gli errori
pensieri innocui nella mia testa si fanno enormi
ai quali non so oppormi e non so come pormi
a volte le p-ssioni mi confondono le idee
spesso ho lune storte che innalzano le maree
ho decisioni da prendere che son grandi più di me e
dentro me ho tensioni che sembro le due coree
e non so come prenderle sembro prendermi in giro
spesso non penso ad altro che sento addosso il respiro
voglio ignorare il male: fachiro ed essere freddo: vampiro
ma ogni scelta è una scommessa e non sono robert de niro
ma se penso a tutte le cose che mi interessano
ogni volta che mi chiedono se l’anno dopo resto o no
anche se col corpo sarò all’estero
so che con il cuore sarò sempre solo con quelli che restano

- lirik lagu kaesar

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