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lirik lagu juta.goth - vox populi

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[strofa 1]:
inizia un altro giorno
la sera è appena scesa
la luna mi pretende
ad ogni mia protesa
il sole che si spegne
ad ogni mia impresa
se vivo per il demonio
sono anch’io un asceta
v come vendetta perché il sangue -sseta
mentre faccio i conti con la resa dopo una contesa
aspetto la mia anima che venga resa a me
perchè solo quando hai perso dopo tutto quanto poi vedi com’è
com’è vivere e come farcela
scrivere una storia che prima o poi vedi che termina
io ho raccolto i semi, questa è la stagione della semina
io che ho scritto pezzi in piedi mentre l’altro me semina
ormai diventato re mitridate vi
ormai -ssuefatto dal veleno, immagini di morte
con il sesto senso visto che sono un sovrano mi posso permettere un suicidio a corte
il popolo qui condivide la mia scelta
condivide pure handicap su richiesta
dimmi chi ne resta
se non si vive con la volontá ma per la volontá di dio: legge dettata dalla messa
solo chi è vero qui viene messo alle strette
come knutson questo popolo è solo fatto di bestie
vivo eternamente segregato fino alla mia fine con spettri vendicativi in casa winchester
questa troia vuole uccidermi ma con due colpi
proprio come fece verlaine con rimbaud arthur
il sole ormai è nero
lo vedrá bene la mia anima lanciandomi da wewelsburg
ora tutti cechi non essendo cavie
non trovarne uno è come cercare l’ago nella paglia
io l’ago l’ho trovato scrivendo quei pezzi per diventare come newton: la mia cavia
ricordo il primo urlo e il primo taglio
sul braccio il tramonto, sangue coagulato come edvard
mi paragono a rivoluzionari morti
mi troverai ucciso in un quadro da charlotte: jean paul marat
quindi senza vox populi qui niente stars
il popolo comanda e manda chi non c’è la fá
do fuoco a questa miccia vediamo chi scapperá
lancerò una lettera fuggendo sulla luna come hans
come hans
uccido te e la tua vox populi come hans
la gente qui ti usa e poi ti fa soffrire
il ritratto del demonio frate è la mia effigie
prima ti leccano il culo ma nell’attimo idilliaco fanno crollare quello che nel tempo ti si erige
ho scritto lettere d’addio in una preghiera
amo satana e non dio, dio fa solo pena
ho amato solo cagne date da una schiera
lo sguardo di una donna non mi piace perchè trovo eva
non mentire a un pazzo fantomatico
non credere nel presente e vivi solo l’attimo
io purtroppo l’ho vissuto da padrone
rimanendone sotto il tappeto tipo acaro
io col’essere me stesso ho preso piede boy, ho fatto una scelta
in attesa di una cagna ma che venga
scrivo con mefisto sperando che senta
la verità più orrenda
accendimi una torcia, qui c’è solo selva
l’anima convive e si trasforma in belva
questa donna fra non la sopporto
infatti ne attendo il decesso: morella


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