lirik lagu john faser - repulsione
[testo di “repulsione” ft. an hun]
[intro: an hun, john faser]
repulsione
john faser, ci sei? (aah)
è lui che vi parla
repulsione! andate via!
okay!
aah!
[strofa 1: john faser]
ho impostato l’autoscatto per un ritratto di morte
rincarto rose corrose delle mie spose sepolte
ritratto la sorte, contratto il patto e d’incanto mi accoglie:
le spoglie di un cervo che scioglie l’inverno
non vi è niente che ricresca dal suolo
non resta che l’odio, il frastuono in testa
un grande tuono spodesta l’uomo
la foresta che dimoro è fatta d’oro e cartapesta
imploro il perdono offrendo loro alloro e mesca
non ascoltarmi tanto muoio domani con gli animali tra fogliami di stramonio dove scuoio legami
i richiami, latrati vani di un mattatoio
rami nascono insani
tra le mani un rasoio
l’inferno di cocci di vetro rotti e fantocci che vedo
stringo il collo coi lacci
in sottofondo jannacci
vago in fondo ai crepacci parlando a reliquie d’ossa
tra sorrisi di pagliacci morti appesi ad una corda
danno antidepressivi che aumentano le crisi ansiolitici sciolti nell’aria bias cognitivi percettivi è il niente che ci fa sentire vivi
moriamo lentamente spinti da pianti suicidi
sei cosciente mentre gridi poi ti uccidi pr~ntamente per ciò che reprimi nell’ambiente
è sconvolgente basta niente a far uscire questo nulla
senti urla lungo i campi in diffusione
ora morite tutti quanti è repulsione
[strofa 2: an hun]
in testa ho mille ragioni per suicidarmi
in tasca ho un po’ di anni
però non trovo il modo per calmarmi
motivi buoni per lasciarvi
se tu vuoi ne ho tanti
selezionarvi alla stalin
non con teorie alla darwin
quanti pensan a bucarsi come salvi
salve codardi
john & an hun, due veri b~st~rdi
lanciano dardi
quando è notte tardi ti pigliano a calci e schiaffi
come una faida tra i cuneo e gli stracci
che ti aspetti?
grazie ai traguardi a denti stretti
minchia guardi?
tre guardie sugli spalti, minchia parli?
non sai di chi fidarti
tu provaci a fermarci
son tentativi vani per cambiarci
fra che vuoi farci
cresciamo marci
in strada abituati a starci
fra siringhe e lacci
a passo svelto fra gli scarti
scarti crew, la setta dei b~st~rdi
testate al muro solo per sfogarci
[outro]
yo, yo, yo
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