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lirik lagu john faser - 55 cancri e

[testo di “55 cancri e” ft. makaipagan, hardfiz]

[strofa 1: john faser]
55 cancri in corpo e un mostro dentro la laringe
mi costringe a farmi d’oppio ed iniettarmi inchiostro dentro le ferite
vedo doppio scavo un pozzo d’epatite
mio fratello è mezzo morto già sepolto giù al confine
tutto apposto si è nascosto all’avamposto fra rovine
qua piove a dirotto non c’è fine dio corrotto
il bosco a rostov c’ha le spine tutte attorno
sedotto da un sepolcro inverosimile che rompo a droghe chimiche
l’inconscio mio cannibale presenta limite nel cosmo
il rosso dentro l’iride mi ha esposto alle modifiche
non posso più vivere tra valichi scoscesi e viscere da horror di massaccesi aristide
ho un istrice nel colon fa da asceta
il mio pianeta è senza leggi fisiche mi aliena
vengo da scie meteoritiche in cancrena
il mio anatema è incomprensibile per ‘sta scena
ho un edema di dimensioni bibliche
rompo la testa sullo stipite
non ho voglia di uscire sto come i miei topi dentro al freezer
sfamo pantheropis tengo chiodi come filler
verdi anguille nei miei occhi tipo gabbia
la rabbia di aguirre
bevo birre finché mi procuro il vomito
poi soffoco con un sacchetto ecologico
mi chiedo come uscirne da ‘sta merda postmoderna sembra un thriller
[strofa 2: makaipagan]
ho visto il cielo scomparire dopo i 18 anni
voci cantavan la mia fine, io pr~nto a inginocchiarmi
ho messo il cranio oltre il confine e cerco di voltarmi
la carta non accoglie rime, solo microgrammi, ah
ho reso l’emozione mera noia
ho un v.e.f. in corpo che mi muta il cuore in teratoma, ah
il vuoto si estende dentro le pupille
ho la voce che pesta come un fabbro dietro alle tonsille
denti puntati sul suo collo come un gom jabbar
gonfio capillari finché mi esplode la cornea
sangue e acquavite, sto strisciando lento fra i cortili
e accomodo le viscere sopra il mio letto di lombrichi
i miei ragazzi non verbali ~ come dei poppanti
sputapalle resuscitan morti come i necromanti
55 cancri splende, mille birre in corpo
un travaso di bile, esco con la 45 addosso

[strofa 3: hardfiz]
voglio soldi rubo in banca che mi basta un milioncino, venerato dal mio popolo brodo son tipo odino. (poi)
pensa che stilo che sfilo al secondo giro se abbino
passamontagna al pantalone: rey mysterio
quando stavo fuori casa mamma ostiava di continuo
perché sa dove si andava e la mia squadra sa di vino
oppure stavo fatto a casa, non un giorno di continuo
la mia lei che mi guardava mentre pensava: che schifo
il fastidio da portata princ~p~le ora è contorno
ogni sera una preghiera per morire nel sonno
la pantera che mi ferma perché cerca del porro
non funziona zio così è la volta buona che sbotto
io che vorrei tranquillità ma non ci bastano le canne
così ho convinto un amico a darmi un ordigno gigante
mi farò scoppiare in piazza con questo nelle mutande
chissà che dirà il giornale se grido “jesus è un grande”
fanculo la vita sono uno stronzo
ho un siluro che fumo da tutto il giorno
perché cerco sollievo da questo posto
ma adesso? ho 55 cancri in corpo
fanculo la vita sono uno stronzo
ho un siluro che fumo da tutto il giorno
perché cerco sollievo da questo posto
ma adesso? ho 55 cancri in corpo

[outro]
una specie capisce sempre quando sta per estinguersi, gli ultimi rimasti non avranno vita facile. nel giro di dieci anni, forse anche meno, la storia della razza umana sarà solo una favola per i loro bambini, un mito, niente di più

- lirik lagu john faser

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