lirik lagu jesto - la legge dello specchio
[testo di “la legge dello specchio”]
[strofa]
il tempo non esiste e te mi chiedi che ore sono
abbiamo due orecchie ma la voce esce mono
imposto a tutti i miei pensieri di cambiare tono
senti la mia voce come fa vibrare il cono
so che devo usarlo a fin di bene questo dono
per tutti gli sbagli voglio chiedere perdono
fuori è lo specchio di dentro come sono
l’umanità migliora se migliori come uomo
rifletto su ogni aspetto, faccio non aspetto
sono meglio rispetto già a qualche annetto fa
parlo chiaro diretto, cago rime di getto
se dico che smetto, te dimmi che effetto fa
ma non mi dimetto, finché mi diletto
poeta benedetto, sempre un nuovo progetto
ma quanti ne ho fatti? jesto che disco metto?
in silenzio esco da matrix e mi disconnetto
l’eletto, leggo condizioni e non accetto
se esco premetto, che metto l’elmetto
prometto che resto onesto e corretto
fresco tipo sorbetto, sp~ccherò da nonnetto
cresciuto al parchetto, cappuccio del giacchetto
vuoto come un pacchetto, ero coglione un pochetto
ma poi mi sono detto: “puoi cambiare assetto”
e ho trasformato in pregio quello che era un difetto
perfetto, ho b~ttato il vecchio me nel cassonetto
il sogno stava stretto dentro quel cassetto
accendo il mic e recco, il fuoco dentro al petto
con un dono come questo mi sento costretto
strano questo tempo, l’essere umano è spettro
ma sei te ad avere la vita in mano, plettro
stavo già scoprendo il potere dell’adesso
e ho trovato me stesso in questo mondo perso
uscito da un fumetto, furtivo, furetto
cretino? lo ammetto, creativo? a letto
commento il libro del destino che ho letto
dico: “no, non mento, ormai sono ometto”
ecco, faccio un bilancio netto
fanculo non accumulo, che il passaggio è stretto
vedi tutto è una merda, scusa se mi permetto
il soggetto che osserva modifica l’oggetto (eh)
la vita non fischia manco quando è fallo netto
faccio un tiro a effetto, faccio goal di pallonetto
sempre fatto il contrario di come mi hanno detto
metto mano alla realtà e la manometto
mi sento, il tempo è un concetto
il successo, ho disdetto quando ho intuito il trabocchetto
progetto, batte il legno geppetto
ma pinocchio è un robot in questo tecno~futuro maledetto
si sta chiudendo il cerchio
tutti in simbiosi con l’aggeggio, con lo schermo
schiavi del apparecchio (uh)
connesso con l’eterno non invecchio
vuoi un consiglio? penso, leggere parecchio
fermo (shh), sentilo ma dentro
ascolta con il cuore perché non basta l’orecchio
l’inferno (l’inferno), prima che fuori è interno
è la legge dello specchio (la legge dello specchio, la legge dello specchio)
[ritornello]
la legge dello specchio, quello che vedi fuori
avviene prima dentro, quello che c’è all’esterno
prende forma all’interno, quello che vedi fuori è
solamente un riflesso, è la legge dello specchio
la legge dello specchio, quello che vedi fuori
avviene prima dentro, quello che c’è all’esterno
prende forma all’interno, quello che vedi fuori è
solamente un riflesso è la legge dello specchio
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