lirik lagu iuio - dna (fino alla noia)
[strofa 1]
ricordo i tempi della quarantena
sugli schermi da mattina a sera
che bello era si vinceva un partita
senza rischiare niente in quella vera che è la vita
la spensieratezza di avere una seconda chance
che in un secondo si trasforma in una mezza trance
basta covid fuori da quella stanza
niente più distanza tutto ciò che abbiam provato non era abbastanza
qualcuno cascava con qualche sostanza qualche ragazza
ricordo in lontananza le immagini della prima vacanza
clima di abbondanza stima ed importanza
mente la mancanza si vestiva da maranza
ma noi non ci siamo mai cascati
a parte qualche sgarro c’eravamo già stancati
ci sentiamo vivi coi discorsi più intricati
anche a rischio di sentirci meno amati
più distaccati dal resto
fuori contesto o almeno lo confesso
è come l’ho vissuta con me stesso
a noi che siamo sbronzi pure senza l’alcol
a voi che mi capite più di chiunque altro
se dico sempre è sempre ho in mente scene varie
ci siam fatti forza nelle situa più precarie
e non parlo di stronzate sentimentali
quelle che cambiano dall’oggi al domani
tipo che hai il mondo nelle mani poi chiudi gli occhi e ti accordi che non vali
ti accorgi che non ami
a noi non ci è mai piaciuto essere normali
mille idee fallimentari che a parlane a tarda sera
sembrano sempre idee geniali
[ritornello]
non c’è più tempo per fare le cose che
facevamo fino alla noia qualche anno fa
vado via solo se mi prometti che
ci rincontreremo tutti ancora nello stesso bar
sei cresciuto con me io cresciuto con te
quindi ci assomigliamo nonostante il dna
crescendo sai com’è non è più facile
ma ci terremo a galla se qualcosa non va
[post~ritornello]
ripenso a chi ho conosciuto in ‘sti anni e
c’è chi è rimasto e poi chi è rimasto al margine
molti discorsi sono solo chiacchiere
ma a volte mi hanno fatto anche piangere
[strofa 2]
sto sul divano divago nel mentre
ripenso a questo posto quanto è spoglio senza gente
con la compagnia non c’è mostro che si sente
ma appena vanno via quello sbuca dalle tende
e penso ai sabato fuori a pranzo poi in giro a cazzo
col sacco a pelo stase si dorme da un altro
l’indipendenza e le dipendenze
quella sfiga immensa che ora sembra niente
le peggiori delusioni anzi, le migliori lezioni
quelle che con amore non si imparano a casa dai genitori
poi gli anni noi da soli col covid
ma insieme non è soli non trovi?
tutti i giri in bici i giri di amici
i primi litigi dai ti fidi?
tu me lo dici con lo sguardo sai cosa penso per questo ridi
son custoditi i segreti che mi confidi
diamo l’addio ai bambini oltre i confini
il legame sai non cambia però meno vicini
il giallo della sabbia il rosso del tramonto
il rosso della pasta il sale nel profumo dell’aria
[ritornello]
non c’è più tempo per fare le cose che
facevamo fino alla noia qualche anno fa
vado via solo se mi prometti che
ci rincontreremo tutti ancora nello stesso bar
sei cresciuto con me io cresciuto con te
quindi ci assomigliamo nonostante il dna
crescendo sai com’è non è più facile
ma ci terremo a galla se qualcosa non va
[post~ritornello]
ripenso a chi ho conosciuto in ‘sti anni e
c’è chi è rimasto e poi chi è rimasto al margine
molti discorsi sono solo chiacchiere
ma a volte mi hanno fatto anche piangere
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