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lirik lagu italo svelto - i bambini stanno male

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[testo di “i bambini stanno male”]

[strofa 1]
ho paura di restare solo, perché sto male quando invece stanno tutti bene
e a casa mia mi sento i piedi ancorati al suolo, perché qua volano solo insulti e sedie
bestemmio come i vecchi al tavolo, le ali tarpate dai coperchi del diavolo
e sono in volo esausto, questo è il mio olocausto
marchio il nome della bestia e ora è il mio onomastico
invecchio, mi faccio eremita e sto pensando
che non mi alzo stamattina, c’è un sole beffardo
che tu confondi fantasia con anarchia
signorina non sarò il nuovo messia, però ho un messaggio
per lei sono come strisce, non guardarmi attraverso
poi mi pensa le sanguina la narice
sono chiuso in casa, giù le tapparelle
sì, ho messo il cuore chiuso tra parentesi

[pre~ritornello]
i bambini stanno male, vuoto generazionale
[?] responsabile
tu che sai di me, siamo fragili
sai nati per, farci male in due
siamo sacrificio, tu sei taciturna
il gioco del silenzio, mi sa hai vinto tu
sono quasi le una, ed io sono qui
[ritornello]
sono qui, sono qui, sono qui per te
dimmi perché vuoi stare male
non è niente di che, non è niente di che
è un gioco per bambini, cosa piangi a fare
sul letto mi lasci un biglietto d’addio
non ci rimane manco questo, non ci rimane manco, dio

[strofa 2]
i bambini stanno male, corriamo a rappare alle armi
non moriremo schiavi, sento voci conversare
le croci come i santi, le tramuto in pugnali come er dandi
tornassi indietro farei molto peggio
ma meglio scemo che disonesto
se piangi ti sento anche adesso, se spari mi prendi
ma se ti sparano mi metto in mezzo
i bambini stanno male, come dargli torto
a nessuno importa che dici, come fossimo un’opera d’arte esposta ad una mostra di cornici
mostrarsi felici nel farsi bastare le briciole
mostri b~st~rdi nell’indole, farsi nemici per cifre ridicole
tu che mi dici: “ti ha reso invincibile”, temo di no
rimarrò bambino sempre come un comico
‘sti bambini hanno fame, chiama l’unicef
leggi solchi sul mio viso come un codice
hai cercato il mio sorriso fino al vomito
solo tu l’hai visto quanto sono debole
vesto i miei demoni non saranno mai demodé
desolè, ad ogni errore tu mi demolisci
lascio le scuse accanto a ciò che volevo dirti
[ritornello]
sono qui, sono qui, sono qui per te
dimmi perché vuoi stare male
non è niente di che, non è niente di che
è un gioco per bambini, cosa piangi a fare
sul letto mi lasci un biglietto d’addio
non ci rimane manco questo
non ci rimane manco dio

[outro]
k~sub
young kid


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