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lirik lagu il daino - fiore raro

ehi
sono tutto a pezzi
l’anima fra i denti
i giorni così densi
che li taglio a fette
per un solo uomo
così tanti inferni
devo stare bene
pure coi tuoi spettri

non preoccuparti mi salvo da solo
sangue sul muro e sopra le mie mani
quando prendo il volo guarda verso l’alto
non guardo di sotto prima di fa’ il salto

siamo cuori senza arterie fiori senza petali
io bevo un vino quasi aceto per dimenticare
prova a viverti il dolore senza gli anestetici
so che volevi un uomo vero e sono un animale

ti offrirò cena un ristorante tre stelle michelin
un giorno riavrò tutto il sangue che si è preso il sert
poi ci siamo persi
metto in valigia i tuoi vest-ti e sono tanto freddi – aspetto un milione di inverni
nudi come vermi dentro mamma terra mentre fuori le persone fanno festa
ho visto le parole scapparmi via dalla testa e l’ansia divorare quel che resta
terzo piano un salto una finestra

ho un fra mezzo impazzito un altro adesso è ricco
non li sento da anni indovina chi ha scritto?
brucia pure le mie lettere
lasciami le tenebre
cosa ho nelle vene chiedi di non chiedere

mi hanno fatto l’alcool test – tre punto due e sei (tre punto due e sei x2)
sono triste come te quando non ci sei (quando non ci sei x2)
non sono la metà di quello che vorrei (quello che vorrei x2)
non merito metà di quello che c’ho adesso

non ho credito nel cell e non ho voglia di dormire
così vuoto dentro che vomito bile
sto pensando a te mentre attacco ‘ste due cartine
ti regalo fiori guardali app-ssire
sembra di morire un po’ per volta
colleghi alla snai cercan la svolta
raccontami una fiaba – sì c’era una volta
chiamavi da uno squat con gli sbirri alla porta
bella e terribile – natura morta

proviamoci ad uscire stanotte
che magari un brother c’offre due botte
ho paura della vita molto più della morte
domani c’è un processo per oltraggio alla corte

voglio fa’ due soldi
compro casa a mamma
sistemo i fratelli
e poi scappo in finlandia
dormivo in stazione
tra i pianti di mamma
voglio farmi un nome
e chiamarmi speranza

un giorno ne usciremo fuori miele e sei tisane al giorno
questi bevono il mio sangue e mangiano il mio corpo
mentre che sto dormendo mi controlli il polso
e ballavamo un lento in un pr-nto soccorso

non si cancella
resta indelebile
dalla finestra di una cella filtra luce flebile
adesso vado a casa
col mio conto in banca
tutto in una tasta ed un coltello in pancia

senza aver concluso niente resto un mese sobrio
fino a luna piena c’ho paura di finire solo
faccio ninna mi alzo dopo
finisco questo sogno
poi bevo benzina mentre prendo fuoco

vedo la fine del mondo ma non la fine del giorno
poi continuo a cercare le fate dentro a quel bosco
di che cosa vi fate per essere così a posto?
starò bene dovunque tranne che non sia ‘sto posto

- lirik lagu il daino

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