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lirik lagu golya guzman - il bene

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[verse 1: golya guzman]
ho visto il mondo andare via
per gente che non ha cura di se
di te
di me
di lui
di lei
di ciò che ci circonda
ogni giorno ci ripenso
maschere che, poi
lasciano agli altri solo
il mio silenzio
fingere d’aver ribrezzo
dimezzare il nostro prezzo
giudicare con disprezzo
stare solo con chi apprezza noi

chi apprezza noi?
chi apprezza noi?

[verse 2: golya guzman]
ho visto il mondo andare via
per gente che non ha cura di se
di te
di me
di lui
di lei
di ciò che ci circonda
ogni giorno ci ripenso
maschere che, poi
lasciano agli altri solo
il mio silenzio
fingere d’aver ribrezzo
dimezzare il nostro prezzo
giudicare con disprezzo
stare solo con chi apprezza noi
chi apprezza noi?
chi apprezza noi?

[verse 3: bbiane]
ho visto il mondo
dagli occhi di una troia
e gli ho chiesto di darmi il suo bene
ho visto il mondo
ed ero un ladro
un don giovanni
e gli ho detto “ti darò il mio bene”
e ti ho detto: “ti tratterò bene”
ma chi sono io?
un insieme di legami atomici
che si vogliono bene a vicenda
e poi si odiano
ma è per gioco
siamo responsabili
(tutti quanti)
siamo esseri speciali
(di tutto quanto)
ed avrò cura nel trattarci
ho visto il mondo
e l’ho odiato
ma mi ha detto: “ti tratterò bene”
e mia madre mi ha voluto bene
siamo fiori nel deserto
siamo un deserto
e ti ho chiesto di portarmi i fiori
tu che li conosci così bene
tu che mi conosci così bene
io che mi conosco e non mi spiego
ma svelo me stesso, volendogli bene
hai paura ed hai dovuto chiedere
ma lo accetterò
perchè ho chiesto di trattarti bene
e da oggi mi tratterò bene
[verse 4: han]
‘sta luce, un po’, mi opprime
le lenzuola san di sale
e non ti parlo del cuscino
ieri sera, g, ho bevuto
aiutarmi un po’ a dormire
non capisco cosa provo
e non saprò mai cosa dirle
taglio i fili, che palle!
questo basso fa un casino…
quindi scrivo degli altri
rannicchiato, nel mio nido
chiudo gli occhi quando fingono
ogni cuore ed ogni spicciolo
da mostro ti capisco
neanche io vorrei capirlo
tanto sole non mi tange
lo annerisco col mio umore
se poi gravito tra stelle
alleggerisco ‘ste parole
piango sul terrazzo ed ecco
il ciclo si ripete
marina piove assieme a me
per queste ed altre sere
dammi un posto
dopo toglilo
non credo di star bene
non mi apprezzano e non voglio
dar del peso a certe bestie
(che ci circonda)
(che ci circonda)
[outro: golya guzman]
ho visto il mondo andare via
per gente che non ha cura di se
di te
di me
di lui
di lei
di ciò
che ci circonda
ogni giorno ci ripenso
maschere che, poi
lasciano agli altri solo
il mio silenzio
fingere d’aver ribrezzo
dimezzare il nostro prezzo
giudicare con disprezzo
stare solo con chi apprezza noi
chi apprezza noi?
chi apprezza noi?


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