lirik lagu golhetti - beethoven ii rmx
strofa 1: wairaki aka mekoslesh
chiamami gran maestro
come ludovico van
top d’europa
sopra le tastiere
una celebrità
no canzonette stupide
datemi il premio pulitzer
che quando sento questi rapper
mi fa male il gulliver
suono per la corte
lei mi fa la corte
non mi esibisco, forfait
hai le braccine corte
percezioni distorte
sveglia in hangover
compongo fino alla mia morte
come beethoven
strofa 2: albe ok
di veri cuochi qua ce ne son pochi
ma qui tutti hanno la ricetta
non mi comunica
chi come unica, musa
ha musica usa e getta
ripeti quello che ti dico nei testi
così non ci pensi più (più)
dal momento che dico nei testi
quello che penso
e’ quello che pensi tu
parli, parli
fai, dici, dici
si, co-con i tuoi amici
e non mi co-compri con due spicci
ho fuo-co dalle narici
non sono in love with the coco
albe ok è il nome
e non vi sento co-co-come beethoven
ritornello: golha
so quello che sono
non sento più niente
so bene chi sono
non sento più questa gente
se prima vi ascoltavo
ora non sento più
scrivo, suono sp-cco un altro palco
e non vi sento più
come beethoven
co-co-come, come beethoven
come beethoven
co-co-come, come beethoven
se prima vi ascoltavo
ora non sento più
i’m deaf to you
co-co-come, come beethoven
strofa 3: izi
iziii
quando faccio il fuoricl-sse fra mi danno note
chiaro che vi metto bacchi tra le ruote
sequestrato, nastro pacchi, sulle gote
benestanti in aston martin, noi su un opel
sale paranoia che è sempre nemica
sale, salamoia, ingoia paraffina
pare che io muoia, malavita
curo i tagli col limone e maraschino
l’odio represso mangia, mi manda in fermentazione
non ho il coltello contro guardia in manifestazione
conta i fratelli in piazza e guarda la registrazione
quello era un intro siamo in 5 tori, squadrone
fin da piccolo volevo essere un po’ il migliore
fin da prima che nascessi, col terrore
con l’origine dei vespri, monsignore
coi miei testi ti dò merda, squacquerone
strofa 4: golha
sai che sono sordo alle cazzate ma non muto
ogni volta che entro mazzate di hokuto
non parlo di sushi, pigli pesce crudo
il mio è sangue che sputo
il tuo manco lo chiedo, non voglio saperlo (naah)
se davvero sti squali hanno voglia di berlo
allora ci mixo l’-rs-nico dentro (fvai, fvai, fvai)
la mia gente mi grida le’go (golha)
anagrammo e di flow ne ho un lago
incompreso come beethoven
me ne sbatto se non funziona
sono la speranza qui in zona
rivoluzione e tu solo uno spettatore
ritornello: golha
so quello che sono
non sento più niente
so bene chi sono
non sento più questa gente
se prima vi ascoltavo
ora non sento più
scrivo, suono sp-cco un altro palco
e non vi sento più
come beethoven
co-co-come, come beethoven
come beethoven
co-co-come, come beethoven
se prima vi ascoltavo
ora non sento più
i’m deaf to you
co-co-come, come beethoven
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