lirik lagu gionni gioielli - sigonella
[intro]
[strofa 1: nex c-ssel]
se mi devi il soldo non dormire
tu me ne dai il doppio perché io ragiono in lire
tu mi dai ragione perché sennò me la prendo
ho sempre ragione perché se no me la prendo
sono sempre pieno perché non ho altre scelte (chiaro)
solo perché bevo non ho fegato da vendere (chiaro)
bello mio, io coll-sso solo dopo il panico
mi ril-sso solo quando in tasca ho il serramanico
sono sempre in piazza (snitch)
sempre in gara
te sei sempre a casa (b-tch)
sempre in para
sono sempre tranquillo, chiamami madre teresa
ma nel caso pr-nto ai trent’anni di galera
che se insisti tanto dico “pare, te l’ho detto”
che se insisti ancora, allora “pare, te lo metto”
in giro da vent’anni, più bravi nel rap degli altri
quando non facciamo rap abbiamo dei business più grandi
c-ssel!
[skit 1]
…e sulla pista di sigonella, i militari della vam, la vigilanza dell’aeronautica, si dispongono in circolo intorno all’aereo egiziano
[strofa 2: gionni grano]
vi faccio fuori a campione
nuova tuta, nuovo montone
ti soffio: monsone
medaglia al petto ‘ce baracca sui cieli d’italia
vengo dal piave, fiume sacro alla patria
ti dico “ciao ciao h-llo”, pare “sayonara”
al centrocampo ciao xavi, tu saponara
suono un tamburo alla festa e no korg
g. casha manda a tamburo nel senso di un colt
vi schiaccio prima squadra, voi primavera
che esce cr tu fattillo sei in cantera
ff come freschi, lei di helsinki
col gaz a bordo ring, mala il mio cazzo di cl!ck
mangio pesce crudo senza forchette
le mie bimbe croccanti, crocchette
vecchia scuola tipo lele (tipo lele)
stacco rime come -ssegni per ‘ste cameriere
[skit 2]
ma appena sbarcati dai loro aerei, i militari americani circondano a loro volta il cordone di sicurezza italiano
[strofa 3: egreen]
g fantini, micromala, è culto
alta sartoria, tu fatti il segno della croce che io metto il punto
voglio tutto
un’altra famiglia di un rapper di merda in lutto
pare, tira giù il tettuccio
non faccio brutto, faccio il rap e me ne fotto
perché son sopravvissuto all’invidia, agli infami, al complotto
e adesso che ognuno dica quello che vuole
perché le mie barre e le mie strofe parlano da sole
tu vuoi parlarmi invece calami ‘sta melanzana
perché c’ho sete e voglio offrir da bere ai fioi in sala
vai pana, comincio a vedermi su un’impala
perché se non sbatti la minchia in faccia la gente non impara
benedetti come febbraio del ’34
non ho “mani pulite”, alle vostre manca solo lo smalto
non so cos’è giusto, non ti sento
ma so cos’è sbagliato già da tempo
buffone sei tu il mio esempio
toma!
[skit 3]
p-ssano pochi minuti, e arriva anche una colonna di automezzi dei carabinieri i quali, armi in pugno, circondano gli americani
[strofa 4: gionni gioielli]
me ne sbatto il cazzo di salvini e dell’acquarius
posso fare il presidente se ce l’ha fatta di maio
gioielli è per la gente, è una cosa di famiglia
se non sei mio parente paghi la tangente (cash!)
torta fragole e vaniglia
salta fuori la buccino nuda che mi canta “auguri mr. presidente”
pare sto una meraviglia tipo dopo che mi suca
le regalo un foglio viola tipo la patente
parlo di pute con putin non capisco il russo
il mio governo è un c-mshot in faccia a barbara d’urso
quei bravi ragazzi, il ritorno di craxi
ridate il rap ai rapper basta con sti pagliacci
se non sei una ragazzina con la figa umida
non li fotti questi stronzi da prima repubblica
adriacosta posse, rap politico
due colpi poi rimani come bossi mezzo paralitico
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