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lirik lagu gio fog - anima underground

[gio fog]

rimo coi ragazzi marci e se non sai la prassi spiego
chiedi nei palazzi all’arce o [?] quando passi al pedro
la chillo con bassi allievo scemo fai due passi addietro
perchè abbiamo incastri pazzi più che i babbi sparsi al nievo

sto con gli homie in facciolati, vuoi lezioni faccio gratis
porgi l’altra guancia prendi due cartoni ambo i lati
i tuoi rapper profumati scemo stanno al tigotà
ma lei vuole un uomo vero fra skatiamo al triple bump

sulle mie vie patrono di strada padrone di casa
fatto qualche cazzata ma ho il perdono di mamma (sai)
lo chiamavo trib prima di chiamarlo fungo
per me è culto pungo scrausi ti lascio traumi da adulto

dai bro, sono tyson che non si agita nel round
ogni freesyler di padova qui carica del bounce
spingo in macchina del sound e se capita nel lounge
non mi trovi a quеl locale però ho l’anima underground

[karma22]

non stavo col libanеse ma stavo con dripsey wiser
con le belton nelle mani ero più genio di mc gyver
gemellati con il bronx, i pestaggi nelle yard
non ho un cazzo da imparare da un mc che mette il fard
non è che mi guardo indietro
è che ho rispetto per messi ma ho visto giocare diego
metà vita nello studio l’altra mezza in miezz a via
con l’odio per i ricchi e gli agenti di polizia

l’ossesione per il digging il breaks il keep it real
e non è magia se ancora oggi mi gridano (gyyyyyya)
da come scopo il beat dovrei aprire un onlyfans
pure solo come bobby senza babbi in entourage

gio mi chiama io rispondo metto in riga l’~rs~nale
vado al mare con la figa, tu vai in figa de to mare (no)
non basta una n~z~one di milioni
pd city me lo suca voglio il mondo come tony

[dikson]

io non vengo dalla city, giù dalla provincia marcia
se è il rispetto che ti manca da ste parti si guadagna
con il micro abbastanza se in sostanza la sai fare
siamo gente di campagna, sta cultura la sappiamo coltivare

dicono di fare l’idolo mi pare
provengo dall’ignoto per decentralizzare
nuovo monopolio n~z~onale
pd è sulla mappa del rap più reale
e al top lo so non mi dire di no
io che ti spingo giù due rime con la metrica e il flow
di che ne sa e chi lo spinge dalle banche del nord
a chi attinge dalla sua laringe per freestare un po’

assolutamente ininfluente un mantra religioso
mo basta nelle orecchie il primo tecniche invidioso
ovviamente riconosco quello sguardo da geloso
noi siamo da pd è un acronimo curioso

[orli]

pd city b~tch
ad abano esce fumo dai tombini come l’inferno fosse già qui
quel che ho visto me lo tengo sotto gli occhi nelle borse
il flow di orli non invecchia mai come roberto bolle

sp~cco e quando muoio ~ tagliami la lingua in obitorio
che diventa culto come quella di sant antonio
zero bla/bla ~ la storia la sto scrivendo
ma ciò che succede qui resta come in collinetta a sherwood

fatti un giro, tanti sponi, tanti blocchi
facevamo situa al pedro tu la facevi al pedrocchi
non esiste l’arcella senza uno che vende bamba
non esiste una strada senza tag dei true vandalz
ogni faccia una storia ogni storia la sua faccia
ma ognuno pensa alla sua storia e ognuno pensa alla (di nuovo)
ogni faccia una storia ogni storia la sua faccia
ma ognuno pensa alla sua storia e ognuno pensa alla sua faccia
(orli)

[bomber citro]

bella, ci si becca al brentella
skyhook di tabella o palla all’angolo con la trivela
dal bar marcio del quartiere cinese
fuma al bar marcio del quartiere il cinese

in strada ~ la zona delle popo è imbazzata con la zatla
il tipo in bici che assomiglia a zlatan
la maglia del padova con lo sponsor bata
no che non disturbi siamo gente disturbata

brada, faccio solo due tiri
entro aggressivo in rotonda al f~giolo del biri
mi fa schifo il tuo rap, buono per i bambini
tu in giro con le vamp, io in giro con i vampiri

è la mia casa pdc suono in casa
se cerchi flow suona a casa mia
si dia il mio nome a una via per quanto sono real
non è che sono di padova, è padova che è mia

- lirik lagu gio fog

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