lirik lagu gemello - parole sante
[ritornello]
lasciate che spenda due parole sante
lasciate che vi dica la cosa più importante
lasciate che spenda due parole sante
(ecco chi c’è)
lasciate che spenda due parole sante
(ecco chi c’è)
[strofa 1]
p-ssamano il mio, quasi saluti addio
io pipistrello a testa in giù sul soffitto mio
riflessioni mentre faccio le flessioni
pastura prossima, tortura m-ssima e visioni
rose come mutande di erasmus nelle gambe
cerca syd barrett, guarda come diventa da grande
intervistami, bombardami di domande strane
un sospiro di respiro suonano le mie campane
allora obietta quello che dico in fretta
ridammi g una nostalgia che me la tengo stretta
dammi “ma che cazz” nella tua ventiquattrore
dammi mamma, pentagramma, dio mio compositore
la sottrazione, ore di sonno perse buone
sogni sostituibili alle mie memorie nuove
la conseguenza insapore ovunque hai messo piede
la vecchia si rispecchia poi in te non si rivede
bombe scritte, epitaffi, pezzi di strada dritte
catene che si piegano davanti a nevi slitte
trova lo spot, improvvisati mascotte
e la mia testa bionda preferita [?], poi
portami odissea di storie interessanti
mettici in mezzo pesce crudo se sono importanti
dottore di gruppo, me ne faccio uno nuovo
sono in fattura, il migliore punto di ritrovo
una proposta sbagliata io la metto in pausa
una nuova bomba extra che ti rimanda a casa
tuffi impossibili, finiti a fondo come maschere
come il vecchio muore al posto di chi sta per nascere
figlie d’arte ricce, grosse micce, joni mitchell
cani più grandi dei padroni no, non mi convince
teste di cazzo in equilibrio sul filo spinato
prendono scorciatoie dove sono già p-ssato
è la mia donna nuova che mi tiene per mano
che mi porta all’acqua alta e molto più lontano
tracce di amici in pozzanghere rispecchiano me stesso
ma sono centomila volte sporche per adesso
[ritornello]
lasciate che spenda due parole sante
lasciate che vi dica la cosa più importante
lasciate che spenda due parole sante
(ecco chi c’è)
lasciate che spenda due parole sante
(ecco chi c’è)
[strofa 2]
bomber ghiaccio calca, alphetto parka
il biglietto non ce l’ho, ma la comitiva poi scavalca
poca intenzione molta attenzione
super-mamma vende il culo per una liposuzione
le pischelle che crescono col sangue di bue
spalancate per l’inferno che comanda su noi due
e il tempo conta poco, conta la sostanza
finestre aperte lontano dalla mia distanza
fogna di macchina che devo sostituire
tablature dei metallica da disinserire
ma sono centomila volte inutili, discutili
davanti a un pubblico di deficienti poi riusali
aperte delle moto di cilindrata grossa
braccetti a pugno chiuso, brutto muso, pelle ossa
facce di crack, teste di nazi e isole
primavera a formentera meno ridicole
due esposizioni, mi mandi le maledizioni
buio pesto lampadato da allucinazioni
e non importa se non brilla poi troppo abbastanza
me la tengo stretta fioca, io non gli do importanza
[ritornello]
lasciate che spenda due parole sante
lasciate che vi dica la cosa più importante
lasciate che spenda due parole sante
(ecco chi c’è)
lasciate che spenda due parole sante
(ecco chi c’è)
lasciate che spenda due parole sante
lasciate che vi dica la cosa più importante
lasciate che spenda due parole sante
(ecco chi c’è)
lasciate che spenda due parole sante
(ecco chi c’è)
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