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lirik lagu francesco la notte - marsiglia

non sapeva quel signore
che proprio stavolta doveva pagare
un tributo di sangue a due coltelli malvagi
in giro di notte, peggio dei cuori randagi

uno già a quindici anni non voleva dormire
ed è scappato a marsiglia con mille lire
s’è arruolato già al porto tra le facce più nere
per la voglia di non fare un normale mestiere

è uno strano richiamo quello che ha seguito
quando è uscito di casa l’altro più sfortunato
nell’ora in cui la strada si fa più stretta
quando cantano insieme il fulmine e la civetta

fra gli alberi, delle barche all’ancora, laggiù
filtra un raggio di sole che
se ascolti bene chiama anche te

poi quando avrò cambiato in parole i pensieri
qualche cosa a marsiglia bisogna che l’impari
e proprio quando tutte le speranze son morte
devo trovare la forza di tentare la sorte

come quell’uomo che all’alba ancora non va via
resta un po’ a bere e a farmi compagnia
fra la barba un po’ rada ha una cicatrice
mi parla di guerra anche se lui non lo dicembre
fra gli alberi, delle barche all’ancora, laggiù
filtra un raggio di sole che
se ascolti bene chiama anche te

in mezzo a questa gente se ci penso rimango
perché se voglio rido e se fa bene piango
anche se qui l’amore è un amore leggero
a marsiglia si vive e si vive davvero

sempre sul filo di una spada
e una lira in tasca, dove vuoi che vada?
comunque alla strada io ci sono legato
a un destino un po’ scarso, a questo porto e al suo fiato

fra gli alberi, delle barche all’ancora, laggiù
filtra un raggio di sole che
se ascolto chiama e chiama me

- lirik lagu francesco la notte

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