lirik lagu flesha - reportage
[strofa 1]
ottobre 1997 stavo alle strette
vivevo di sogni e speranze incerte pensando alle mie vette
giravo in una stanza solo coi miei pensieri
fra scleri e problemi della vita di ieri
ricordo le difficoltà a scuola coi compagni
quanti pianti in mezzo agli estranei o nei bagni
sperando in un futuro migliore aspettando un bagliore
cercando conforto nella luce e il suo tepore
ma il freddo di quei giorni mi agghiacciava
la vita non cambiava frenava ciò che mi interessava
la monotonia di un periodo troppo vuoto
per poco stavo toccando il fondo ma in toto
ho rigiocato il tutto per tutto fanculo a ogni lutto
mi b-tto sulle mie incertezze le metto a frutto
l’attimo fuggente l’ho colto ad ogni occasione
ci metto p-ssione uscendo da ogni situazione ma
[ritornello]
stress fatica una pena infinita
guardo il tempo scorrere pensando alla mia vita
cronista di quello che è stato di tutto il mio p-ssato
degli attimi che ho amato e che ho odiato
paure incertezze amori carezze
gioie tristezze sconfitte certezze
riporto immagini e foto nel collage
racconto della vita questo è il mio reportage
[strofa 2]
e dimmi quante volte ho raschiato il fondo
vittima di questo mondo rimasto spesso sullo sfondo
ho percorso mille volte sto tragitto
fra le ferite che i nemici mi hanno inflitto
e se da una parte ho un sogno che riecheggia
bè dall’altra parte la realtà mi schiaffeggia
la vita insegna
ad inc-ssare ogni colpo b-sso e ogni esperienza che ti segna
sono un soldato disperato
ho perso le speranze e muoio martire sopra il selciato
calpestato odiato dimenticato
dagli stessi bro che prima mi hanno aiutato
tuttavia cammino ancora lungo il cammuzzoni
sai alla ricerca di ricordi e di emozioni
di evasioni per uscire dallo sclero
ma intanto guardo in alto interrogando il cielo
[ritornello]
stress fatica una pena infinita
guardo il tempo scorrere pensando alla mia vita
cronista di quello che è stato di tutto il mio p-ssato
degli attimi che ho amato e che ho odiato
paure incertezze amori carezze
gioie tristezze sconfitte certezze
riporto immagini e foto nel collage
racconto della vita questo è il mio reportage
[strofa 3]
un altro giorno che p-ssa e non lascia speranza
guardo il tramonto e le sue luci all’ombra della stanza
e nel frattempo la mia mente cerca evasione
carta e penna le mie chiavi dentro sta prigione
puoi sentire le pene? spezzo le catene
cercando la libertà mentre rivolle il sangue nelle vene
rivedo flashback di quello che ero
un feedback di immagini che rimbombano nel pensiero
fra scazzi e intrallazzi la vita nei palazzi
ma la coscienza è allo sbaraglio verso viaggi pazzi
ed io cerco ancora di non perdere il controllo
carico il bagaglio ormai pr-nto per il decollo
ma prima di partire lascio impr-nte con le dita
immagini suoni colori di una storia che è infinita
per lasciare un segno visivo di ogni fatica
plasmo ogni ricordo raccontando la mia vita
[ritornello]
stress fatica una pena infinita
guardo il tempo scorrere pensando alla mia vita
cronista di quello che è stato di tutto il mio p-ssato
degli attimi che ho amato e che ho odiato
paure incertezze amori carezze
gioie tristezze sconfitte certezze
riporto immagini e foto nel collage
racconto della vita questo è il mio reportage
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